PALERMO – “Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”. E’ quanto prevede il piano che è stato presentato stamattina nell’ambito dell’organizzazione del “Palermo Pride nazionale 2013”, all’interno dei Cantieri culturali della Zisa, dal vice direttore generale della Ps-direttore Centrale della Polizia Criminale, prefetto Francesco Cirillo, quale Presidente dell’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti Discriminatori (Oscad), e dal Direttore generale dell’ufficio nazionale Antidiscriminazioni Razziali (Unar), Marco De Giorgi.
Il progetto è stato elaborato dall’Unar “per dare attuazione alla raccomandazione del comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa (2010) – afferma una nota – sulle misure dirette a combattere la discriminazione fondata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”.
Il piano d’azione che si articola in quattro ambiti di intervento, prevede, “nel settore della sicurezza, – prosegue la nota – alcune iniziative congiunte con l’Oscad finalizzate alla rilevazione e alla raccolta sistematica dei dati concernenti la violenza a carattere omofobico e transfobico, alla prevenzione di tali fenomeni nonché alla formazione e sensibilizzazione delle Forze di polizia sulle specifiche tematiche Lgbt”.
Cirillo ha confermato “l’impegno del Dipartimento della Pubblica Sicurezza nella prevenzione e nel contrasto ai crimini d’odio e, in particolare, agli atti discriminatori basati sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, nonché la partecipazione attiva all’attuazione della strategia nazionale, per gli aspetti relativi alla sicurezza”. Ha poi annunciato la convocazione di un incontro a Roma, subito dopo l’estate, con tutte le associazioni Lgbt, “per approfondire le tematiche di comune interesse e varare ulteriori iniziative in collaborazione”.
Il nostro auspicio è che questa edizione del Pride sia da stimolo alla classe politica al varo di una legislazione rispettosa dei diritti umani, civili, politici e sociali, per vincere le sfide delle discriminazioni vecchie e nuove affermando uno stato laico inclusivo e rispettoso dei principi di autodeterminazione, uguaglianza e libertà”. Lo dicono Elvira Morana, della segreteria regionale Cgil e Claudio Lo Bosco, del dipartimento Cgil “Nuovi Diritti”, alla vigilia del corteo di Palermo.
“Un auspicio – sottolineano Morana e Lo Bosco – che, aderendo alla manifestazione, la Cgil vuole sottolineare proprio da questa città che con il registro delle unioni civili ha segnato un avanzamento sul fronte dei diritti e da una Sicilia che rappresenta nel Mediterraneo un importante crocevia di culture e un importante punto di incontro tra i paesi del bacino e l’Europa”.