PALERMO – I protagonisti del famoso film di Vittorio De Sica ‘Ladri di biciclette’ non sarebbero per niente d’accordo con la proposta avanzata dal Segretario Provinciale di Rifondazione Comunista Davide Ficarra, ovvero quella di ‘schedare’ ogni singolo bici. La richiesta di Ficarra è infatti quella di introdurre anche a Palermo, seguendo l’esempio di molte altre città italiane, il servizio di marcatura per fare in modo di rintracciare i legittimi proprietari dopo un furto.
“Quello di essere derubati della propria bicicletta – afferma Ficarra – è un timore molto diffuso fra i ciclisti ed è uno dei principali ostacoli alla diffusione della bicicletta come mezzo di trasporto urbano, infatti si sono moltiplicati i furti di biciclette a Palermo, costringendo molti ciclisti a fare a meno della propria bici. Occorre incentivare l’uso delle biciclette per liberare la città dalle auto, promuovendo la pedonalizzazione di vaste porzioni della città, come ha ben predisposto il Comune per le prossime festività natalizie”.
La marcatura consiste nella punzonatura del codice fiscale del proprietario sul telaio della bicicletta, codice che viene coperto con un’etichetta indelebile con lo stemma del Comune, è un mezzo utile alle forze dell’ordine per risalire al legittimo proprietario del mezzo sottratto. Operazione questa che oggi risulta impossibile in mancanza di un data base sul quale sia semplice registrare le biciclette e di facile consultazione per le forze di polizia. Questa marchiatura consente di restituire ai legittimi proprietari le biciclette ritrovate anche su segnalazione dei proprietari che proprio grazie al codice inciso (e registrato nella loro denuncia) possono vantare il loro buon diritto. Chissà se tale proposta troverà i favori, innanzitutto dei ciclisti palermitani e poi del Comune.