Contro la Roma carioca | il Palermo sogna in grande - Live Sicilia

Contro la Roma carioca | il Palermo sogna in grande

Domani pomeriggio il match dell'Olimpico
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Niente di meglio che l’Olimpico. L’eco vicina nei luoghi e lontana nella storia, delle grida dei gladiatori. Niente di meglio che l’Olimpico, insomma, per pensare in grande, per accarezzare un sogno, per provare a crederci.

Quinto posto significa appena fuori dalla Zona Champions. E sabato a Roma il Palermo può e deve credere al colpaccio. Che significherebbe, visto l’impegno del Napoli quarto in classifica con l’Inter, davvero l’approdo temporaneo nell’Europa che conta.

Provarci, in fondo, non costa molto. E le assenze (quasi certa) di Totti, comunque convocato, e di Toni potrebbero far comodo ai rosanero, insieme alla “legge dei grandi numeri” che imporrà, prima o poi, uno stop alla Roma.

I rosa, invece, arrivano all’Olimpico con la formazione migliore (mancherà solo Nocerino, per squalifica). L’unico dubbio è legato a Marc Bresciano, ancora sofferente per la sciatalgia. Al suo posto potrebbe giocare Simplicio, decisivo contro il Parma, con quel gol giunto tra gli immeritati fischi al suo ingresso in campo e i “pragmatici” applausi a sommergere le sue lacrime. Simplicio, brasiliano contro una squadra di brasiliani. Contro la squadra che probabilmente sarà sua, tra pochi mesi. Ma per sciogliere questo garbuglio carioca, fatto di verdeoro in giallorosso, dalla porta (l’ottimo Julio Sergio), all’attacco (l’altro Julio, Baptista), passando per Juan e Taddei, Rossi avrà sopratutto due carte in mano.

Intanto, il “suo” brasiliano. Romario del Salento, lo hanno chiamato tante volte. E i richiami, da un lato al Paese del samba e dall’altro ai colori giallorossi (ma del suo Lecce), sembrano quasi un segno del destino. Un’esca, nel copione della partita di domani pomeriggio.

E poi, c’è l’anti-brasile. Che non poteva che essere un argentino. Pastore cresce. Lievita. Adesso è atteso alla grandissima prestazione contro la grandissima squadra. La Roma c’è. Tocca a lui, ora, battere un colpo.


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