PALERMO – Il gip del Tribunale ha convalidato il fermo di 17 scafisti sbarcati a Palermo insieme a circa mille migranti arrivati la scorsa settimana a bordo della nave della Guardia Costiera Dattilo. L’attività investigativa svolta a bordo del natante e le successive audizioni dei testimoni da parte dei poliziotti della Squadra mobile, dei militari del Gico del nucleo di polizia tributaria e della stazione navale delle Fiamme Gialle hanno permesso non solo di raccogliere significativi elementi indiziari nei confronti dei componenti dell’equipaggio, individuandone anche i ruoli, ma ha delineato un quadro sempre più completo delle condizioni di indigenza e privazione nelle quali i migranti versavano prima e durante i viaggi della speranza.
I migranti hanno raccontato di aver pagato, mediamente, 1.500 dinari agli esponenti dell’organizzazione, di essere giunti a Sabrata dove per circa sei mesi hanno atteso in abitazioni adibite a veri e propri lager, con il solo sostentamento di una razione di pane e acqua. Di guardare a vista i migranti si sarebbero occupati carcerieri armati e senza scrupoli, capaci anche di esecuzioni sommarie nei confronti di chi si ribellava alle condizioni disumane.