"Convergenze con Grillo" - Live Sicilia

“Convergenze con Grillo”

Antonio Ingroia

Antonio Ingroia a tutto campo. E parla di possibili convergenze col Movimento cinque stelle. Poi aggiunge: "Assurde le polemiche sui magistrati in politica".

PALERMO- “Non si tratta di stabilire a priori con chi ci sarà alleanza. Noi abbiamo un programma molto chiaro, sicuramente ci sono alcune convergenze di fondo con il Movimento 5 stelle, specialmente per quanto riguarda la premessa: vogliamo rompere il sistema attuale dei partiti, dei vecchi partiti, vogliamo costituire una politica nuova, aperta, soprattutto ai cittadini che non hanno mai fatto attività politica per portare tanti cittadini che rappresentano l’impegno nel civile nel Parlamento. Su questo auspico che con il Movimento 5 stelle si possano trovare convergenze in Parlamento, dopodiché si vedrà. Dopo che si rompe il sistema si costituisce il nuovo sistema, credo che loro debbano ancora fare un processo di maturazione, noi abbiamo un programma molto chiaro”. Lo ha detto Antonio Ingroia intervenendo a Rtl 102.5. Il leader di Rifondazione civile è poi tornato sulla contrarietà di una parte degli italiani al rientro dei magistrati nel loro ruolo una volta lasciata la politica: “Io credo che sia un approccio sbagliato e questa idea si è formata a seguito di un continuo lavaggio del cervello che Berlusconi con il berlusconismo ha determinato nel modo di pensare degli italiani. In tutte le cose ci vuole equilibrio. Sono contrario al fatto che il magistrato debba totalmente dimettersi e rinunciare per sempre a svolgere il suo ruolo di magistrato, così come sono contrario al sistema delle porte girevoli: cioé che il magistrato dopo un’attività parlamentare possa tornare al suo posto, specie se particolarmente esposto”.

“Io non tornerei mai a fare il Pm a Palermo e a occuparmi delle indagini di mafia e politica ma, ad esempio, ho svolto sino a qualche settimana fa un incarico internazionale per conto delle Nazioni Unite in America Centrale contro il narcotraffico, perché escludere questo tipo di attività? Non vedrei nessuna incompatibilità con un periodo di attività parlamentare. Si potrebbe anche introdurre un periodo di cuscinetto ma questo non stempererebbe granché le polemiche”, conclude.


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