CORLEONE (PALERMO) – Ai funerali solenni del sindacalista Placido Rizzotto celebrati il 24 maggio scorso a distanza di 64 anni dal delitto prese parte anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Ed oggi il consiglio comunale di Corleone conferirà alle ore 11 la cittadinanza onoraria al personale della polizia e dei vigili del fuoco di Palermo, come “segno di gratitudine per l’intervento ed il compimento delle attività che hanno permesso di recuperare i resti ossei rinvenuti in una foiba di Rocca Busambra – si legge nella motivazione – appartenenti al segretario della Camera del Lavoro di Corleone Rizzotto assassinato il 10 marzo 1948”.
La cittadinanza onoraria sarà conferita al vice capo vicario della polizia, Alessandro Marangoni, al questore di Palermo, Nicola Zito, al dirigente del commissariato di Corleone, Filippo Calì, al medico legale della polizia, Antonella Cacia, al biologo della polizia, Nicolò Polizzi ed ai sovrintendenti della polizia, Vincenzo Calipari ed Antonino Melita. Di recente è stata riaperta l’inchiesta della procura sul delitto del sindacalista, tra i maggiori esponenti del movimento contadino siciliano per l’assegnazione delle terre incolte. I nomi dei mandanti e dei killer sono conosciuti da tutti, ma per la giustizia il fascicolo è ancora a carico di ignoti. Rizzotto fu rapito su ordine del capomafia corleonese Michele Navarra, con il quale era entrato in contrasto, venne massacrato e buttato giù da un dirupo. All’omicidio assistette un pastorello di 12 anni, Giuseppe Letizia, testimone di un fatto che non avrebbe dovuto vedere. Venne poi eliminato anche lui con un’iniezione mortale fattagli dallo stesso Navarra.