Cornicioni pericolanti al Comune |Transennato Palazzo delle Aquile - Live Sicilia

Cornicioni pericolanti al Comune |Transennato Palazzo delle Aquile

Le barriere protettive installate dagli operai del Coime

PALERMO – Gli operai del Coime stanno ultimando in queste ore l’installazione di una barriera protettiva attorno al Palazzo delle Aquile e, nei prossimi giorni, saranno svolti dei sopralluoghi per verificare lo stato di tenuta dei cornicioni e degli intonaci esterni. Non sono, infatti, ancora partiti i lavori di manutenzione straordinaria, ammodernamento degli impianti e adeguamento alle normative, dopo che la gara per circa 8 milioni di euro si è conclusa a giugno del 2018. L’Amministrazione è in attesa di un parere richiesto all’ANAC, l’Autorità Nazionale Anti Corruzione, circa alcuni aspetti della stessa gara e sulla possibilità di sottoscrizione del contratto con l’impresa risultata vincitrice.

“Per sbloccare i lavori – conferma l’Assessora Maria Prestigiacomo, che ha la delega alla manutenzione degli immobili comunali – siamo costretti ad attendere questo parere, senza il quale rischiamo di sottoscrivere un contratto che potrebbe essere impugnato. Nel frattempo e per evitare situazioni di pericolo – conclude – tramite le nostre maestranze effettueremo delle verifiche ed eventualmente interverremo per risolvere eventuali situazioni di pericolo imminente”. I lavori aggiudicati con la gara dello scorso anno, che dureranno 4 anni dall’avvio del cantiere, serviranno non solo a rendere l’edificio conforme alla normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e sull’accessibilità, ma anche a favorirne l’utilizzo e l’adeguamento dell’impiantistica tecnologica.

“Palazzo delle Aquile non è solo la sede storica del Comune, ma anche uno dei monumenti più visitati della città e più amati dai palermitani – dice il capogruppo di Palermo 2022 Toni Sala – Rischia però di diventare l’emblema di un sistema italiano dei lavori pubblici che non funziona: c’è un progetto da 8 milioni pronto da anni, già finanziato ma fra ritardi e intoppi burocratici non riusciamo neanche a far partire i cantieri e c’è perfino il pericolo che si debba ricominciare da capo. Anziché far partire i cantieri, oggi ci troviamo costretti a transennare il Palazzo per il pericolo di distacco dei calcinacci: dovremo aspettare l’uso di una piattaforma e una indagine visiva con rimozione dei pericoli per rimettere in sicurezza la parte esterna dell’edificio”.


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