Coronavirus in Sicilia, altri 14 casi in 24 ore - Live Sicilia

Coronavirus in Sicilia| Altri 14 casi in 24 ore

Commenti

    Abbassare la guardia con comportamenti superficiali è un errore gravissimo.

    Non manca mai, com’è giusto che sia, la ‘stretta anti-contagio’. Ma con le sue moltissime eccezioni, come ogni regola calata dall’alto. A filare violenza. E poi qua e là qualche lamentala, tra le pagine dei quotidiani: «Il silenzio di Venezia dopo il lockdown: strade deserte e negozi chiusi. “Città in ginocchio. Emersa fragilità di un’economia solo turistica”».
    “Venezia è indubbiamente una delle città turistiche più note al mondo. Da tappa obbligatoria del grand tour, la città lagunare si è affermata come un vero e proprio bestseller del turismo internazionale. Sono le cifre stesse a certificare un simile successo: Venezia viene visitata oggigiorno da circa 12 milioni di persone l’anno”. Non è fragilità economica: è vocazione. “La Città è in ginocchio”, proprio come è in ginocchio il resto del mondo.
    Il sindaco di Lampedusa, on. Martello, che sarebbe potuto essere il fiore della speranza per il comparto del turismo della Penisola, date le bellezze naturali dell’Isola e la facilità di poter assicurare agli ospisti domestici e internazionali un sicuro sbarramento al Covid-19, invece, da bravo sorosiano ha fatto dell’altro. Malta docet (se non li vuoi non vengono e se vengono a loro rischio e pericolo): ‘lunedì 27 Luglio 2020 – 00:09 … le autorità di Malta, sorde alle richieste di aiuto’.
    Nello Stivale, invece, è caccia agli extracomunitari lasciati fuggire dai Cara: “Un centinaio di migranti in fuga dal Cara di Caltanissetta, decine di agenti impegnati nelle ricerche”. E, tra un numero imprecisato ma certamente altissimo di fuggiaschi e un vero esercito di agenti, Il Covid-19 si frega le mani. Conte pure. Non per niente puntano allo stesso obiettivo: restare ai propri posti di comando. E che sia la democrazia a languire!

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In applicazione della Legge Regionale n. 9/2010 gli impianti di raccolta dei rifiuti solidi urbani devono essere gestiti dalla SRR Palermo Area Metropolitana, attraverso una propria Società in house o attraverso una gara pubblica. Non riesco a capire per quale motivo tutto ciò ancora ad oggi, dopo 14 anni gli impianti rimangono alla RAP. La Regione Siciliana che vigila e finanzia gli impianti, come la settima vasca, per quale motivo non chiede l'applicazione della legge sopracitata.

Bisogna rispettare le direttive comunitarie facendo i bandi pubblici per l'assegnazione delle corse, mi sembra che l'Azienda ha attraversato momenti di crisi economiche e finanziarie non indifferenti e che la Regione Siciliana è sempre intervenuta a sanare i bilanci con i soldi delle tasse pagate dai cittadini. Azienda troppo politicizzata da tutti i componenti, ma se vediamo i servizi resi alla collettività, lasciano molto a desiderare, sia per il mancato rispetto degli orari, sia dei mezzi che a causa dei continui guasti, rimangono fermi per strada e dopo ore d'attesa, vengono sostituiti. Servizio non affidabile, rimborsi mai fatti, nonostante i disservizi. Mettetela in liquidazione che meglio.

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