Coronavirus, numeri stabili in Sicilia| Musumeci: "Isola blindata, rinviate i viaggi" - Live Sicilia

Coronavirus, numeri stabili in Sicilia| Musumeci: “Isola blindata, rinviate i viaggi”

Il bilancio di oggi. Le parole del governatore. A giugno possibile apertura ai turisti

CORONAVIRUS
di
4 min di lettura

Leggi minuto per minuto tutti gli aggiornamenti sull’emergenza Coronavirus in Sicilia:

LA DIRETTA DI LIVESICILIA

16.44 I numeri del contagio sono stabili. Ecco i dati sull’emergenza Coronavirus che la Regione Siciliana ha comunicato all’Unità di crisi nazionale.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 84.352 (+1.492 rispetto a ieri), su 77.590 persone: di queste sono risultate positive 3.213 (+19), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.186 (+15), 787 sono guarite (+1) e 240 decedute (+3).

Degli attuali 2.186 positivi, 426 pazienti (-3) sono ricoverati – di cui 30 in terapia intensiva (0) – mentre 1.760 (+18) sono in isolamento domiciliare. Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani. Ci sono stati tre decessi. Il numero complessivo delle vittime sale a 240

11:35  Una mascherina per ogni siciliano. Su disposizione del governatore Nello Musumeci, la Protezione civile regionale, affiancata dall’Esercito, sta completando la distribuzione di oltre tre milioni e mezzo di pezzi in tutte le province dell’Isola. Destinatari, in questa prima fase, sono i 374 Comuni inferiori ai 50 mila abitanti, che provvederanno, a loro volta, alla consegna ai cittadini.

Nei prossimi giorni, si procederà ad assegnare altri due milioni e mezzo di dispositivi di protezione ai capoluoghi di provincia e ai restanti grossi centri. “E’ solo un atto simbolico – sottolinea il presidente della Regione – perché siamo consapevoli dell’importanza di dover indossare, anche nei prossimi mesi, le mascherine come forma di tutela dal contagio del Coronavirus. Un utilizzo che deve servire anche da deterrente per farci ricordare di prestare la massima attenzione, in ogni momento della giornata, e non pensare che tutto sia finito. Abbiamo potuto procedere a questa distribuzione straordinaria, dopo quelle già fatte per le strutture sanitarie dell’Isola – ricorda Musumeci – grazie all’iniziativa di approvvigionamento autonomo, attraverso la sinergia con l’Upcm di Pittsburg, che gestisce con noi l’Ismett a Palermo, 150 tonnellate di materiale sanitario, visti i ritardi iniziale di consegna da parte dello Stato”.

Dall’inizio dell’epidemia, la Regione ha già distribuito quasi sei milioni di mascherine. E ancora tre milioni di guanti e un milione di altri dispositivi tra camici, calzari, tute e cuffie. A beneficiarne sono state, principalmente: strutture sanitarie, case di riposo per anziani, residenze sanitarie assistite, Comuni, Prefetture, Forze dell’Ordine, Esercito, ex Province, carceri, dipartimenti regionali, Confcommercio e Confesercenti. Tra gli altri materiali sono stati consegnati anche 45 mila tra occhiali e visiere, oltre 205 mila tamponi e kit diagnostici e poco meno di 40 mila apparecchi sanitari.

11:00 “Io penso che questo mese di maggio debba servire a monitorare la situazione, speriamo di arrivare a contagio zero. Penso che la blindatura debba restare per tutto il mese di maggio, anche se alcuni accessi sono consentiti per ragioni particolari non è una chiusura ermetica”.

Lo dice il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, a Omnibus su La 7 “Dopo maggio se il dato epidemiologico lo consentirà – aggiunge – gradualmente apriremo perché abbiamo bisogno di riprendere i contatti con il mondo, ma attraverso un sistema di prudenza che è un dato assolutamente contingente e non si può prevedere perché un contagiato può contagiare 100 persone andando in giro per la Sicilia. Se il dato epidemiologico ce lo consentirà apriremo anche ai turisti delle altre regioni italiane. Tutto è legato ad un dato non determinato dal governo regionale, ma – osserva – dalla diffusione del contagio e dalle linee guida che Roma ci deve dare ed entro cui ogni governatore si muoverà sulla base delle esigenze del territorio”.

“Chi vuole venire in Sicilia sa che deve rimandare, deve spostare di qualche settimana. Non può entrare – ha aggiunto Musumeci -. Noi sappiamo il dramma che abbiamo vissuto in quelle famose notti in cui migliaia e migliaia di persone dal Nord si sono spostate al Sud. Abbiamo avuto un tasso di contagio molto alto, preoccupante, oggi possiamo dire di essere una delle regioni d’Italia più sicure. Abbiamo soltanto 12 ricoverati in terapia intensiva, aumentano i guariti, anche i pazienti della Lombardia che sono venuti nei nostri ospedali, sono stati ricoverati e hanno superato il pregiudizio iniziale nei confronti della Sicilia legato a secolari luoghi comuni”.

 

10.00 È un’iniziativa destinata a fare discutere quella della cooperativa Proxima Ragusa che corre in aiuto dei lavoratori e delle lavoratrici del sesso, dopo che la pandemia Covid-19 ha di fatto bloccato la loro attività. Queste persone non possono accedere alle prestazioni sociali.

Qualche giorno fa a Torvaianica, nel litorale romano, è arrivato l’elemosiniere di Papa Francesco, il cardinale Konrad Krajewski, a portare gli aiuti di cui aveva bisogno la comunità transessuale sostenuta quotidianamente, prima dell’emergenza, dal parroco Andrea Conocchia.

A Ragusa è toccato alla cooperativa Proxima – insieme con gli operatori e le operatrici del sistema nazionale antitratta, e in collaborazione con altre reti e soggetti del civismo attivo e dell’auto-organizzazione delle sex workers – lanciare una campagna di crowdfunding mirata a sostenere economicamente e con aiuti materiali queste persone che stanno vivendo una condizione di indigenza.

La cooperativa Proxima, di cui è presidente l’assistente sociale Ivana Tumino, è dal 2003 impegnata nei progetti di assistenza e integrazione sociale, contro la tratta e lo sfruttamento di essere umani. “E’ un momento di disperazione e di paura – affermano gli operatori sociali della cooperativa – per molte giovani sex workers. Molte donne e persone trans sono migranti, quindi senza una rete familiare a cui fare riferimento. Molte altre sono madri che con il loro lavoro sostengono la famiglia e questa emergenza ha dato origine a situazioni di povertà sempre più gravi”.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI