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Coronavirus: nessuno | rimanga da solo

Commenti

    Speriamo di non fermarci solo agli annunci, perché finora solo di questo si tratta. Miliardi se ne sentono tanti in giro da non sapere dove metterli, ma quelli visti e spesi mi sembra che siano solo frutto di donazioni di tantissimi cittadini.

    Ancora con sta Ue, insistono. Fanno finta di non capire che alla Ue non interessa nulla dei problemi dei vari stati.

    Caro signor Russo, il suo articolo, apparente pieno di buon senso, meriterebbe d’essere disassemblato in punta di giurispudenza, d’economia, di storia delle nazioni e di politica. Lei ama enunciare una tesi a partire da ipotesi che appartengono solo al suo “consolidato” politico, quindi false e pretestuose per definizione. Alla fine meglio soprassedere, consentendo che ognuno pensi con la propria testa. Ci basta evidenziare la stanca consuetudine di attribuire patenti di sovranismo, (che lei puntualmente scambia per nazionalismo), e populismo, termine usato a sproposito, da tutti quelli che la pensano come lei, per difendere lo “zarismo” finanziario delle banche e dei mercati, osteggiati a parole ma a cui ci state conducendo prigionieri, dopo 10 anni di governi sinistri . Infine, è davvero singolare il suo protocollo d’applicazione del principio di non contraddizione! Esiste un principio, ovvero quello del signor Russo, il quale “è”, e quindi non può esistere un principio contrario al suo perché sarebbe relegato, nel medesimo tempo nella categoria del “non è”. Spero che lei capisca. A proposito, quello di Salvini, non rappresenta, (come il suo, del resto), il mio modello politico, nemmeno lontanamente. Con rispetto.

    E’ davvero preoccupante che, di fronte a quello che sta accadendo, ci sia ancora qualcuno, come Russo, disposto a credere a Babbo Natale. Gli accadimenti di questi giorni non sono una novità ma la naturale continuazione di una serie di atti che da anni la UE perpetra nei confronti dei paesi membri che non appartengano al club Germania-Francia-Olanda. Sono loro che dettano l’agenda con gli altri a subire le loro decisioni. Sono anni che l’Italia subisce continui smacchi, sotto il peso di governi ignavi e genuflessi ai padroni europei. Subiamo continue limitazioni alla nostra agricoltura, ai nostri prodotti d’eccellenza, non possiamo sforare deficit di bilancio mentre ad altri paesi, quali la Francia o la Germania, è consentito fare di tutto. Sveglia, la UE non è redimibile e bisogna uscirne al più presto. Non è un caso che con la vecchia “liretta” eravamo la quinta potenza economica del mondo e adesso, con la UE e l’euro, siamo il fanalino di coda dell’Europa. Ma non vi siete ancora resi conto che con l’entrata dell’euro siamo entrati in una crisi STRUTTURALE dalla quale non usciremo mai? Ma siete davvero così ciechi da voler continuare alle favolette?

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Furti a ripetizione nelle scuole ( ben tre incursioni in una settimana alla scuola media Scina') e adesso nella sede di un testata giornalistica. La mafia vuole distruggere la cultura perché toglie manovalanza alla criminalità. Più presidi, non è giusto che si ci debba appoggiare soltanto ai mezzi di sicurezza privata.

Mhaa ce tutta palermo da rifare strade urbane extraurbane insomma questo e tutto quello che hanno seminato magna magna e stop prima da bambino mi ricordo c'era la cassina che faceva continuamente il manto stradale ora lo fanno ogni 40 anni e quando lo asfaltano o riempino le buche li fanno malamente e alle prime piogge va via e chiaro che sono se sono incompetenti x le cose semplici figuriamoci x quelle grandi

Cuffaro è già tanto che in Italia ti sia consentito di fare politica. Si ritiri. Le sue argomentazioni non reggono. Faccia qualche passo indietro. La riabilitazione non comporta l'obbligo di fare politica. Il reato commesso è stato nel suo ruolo di Presidente della Regione. Quindi l'ha commesso come soggetto politico e istituzionale ed è stato gravissimo. La pena che ha scontato l'ha scontata da uomo delle istituzioni e non da Cuffaro comune cittadino. Avere scontato la pena non cancella il reato. Si rassegni e torni nel Burundi. La sua riabilitazione non può e non deve comprendere la possibilità di fare politica. In una Nazione seria non doveva accadere che lei abbia potuto fare politica. La sua dignità a calpestarla è stato lei.

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