Corso Tukory, regno degli abusivi| Il museo "ostaggio" del mercatino - Live Sicilia

Corso Tukory, regno degli abusivi| Il museo “ostaggio” del mercatino

L'entrata del museo invasa dagli ambulanti

Il museo Gemmellaro anche oggi circondato dai venditori ambulanti. Monta la protesta a pochi metri dall'area Unesco. Negli scorsi mesi anche commercianti e residenti della zona hanno denunciato la situazione ormai insostenibile.

Palermo, centro storico
di
2 min di lettura

PALERMO – “Siamo inascoltati. Da mesi va avanti così, oggi ci hanno a malapena lasciato lo spazio per entrare”. Chi lavora al museo geologico Gaetano Giorgio Gemmellaro di corso Tukory deve ormai fare quotidianamente i conti con gli abusivi che mettono in vendita la propria merce sul marciapiede. Oggi ci sono divani, scrivanie, abiti appesi sulla cancellata. Il museo è letteralmente circondato e, a dare il “benvenuto” ai visitatori, ci sono elettrodomestici usati, computer, vecchie sedie.

Un caos onnipresente che non risparmia le strade circostanti. Piazza San Francesco Saverio, via Andrea Vesalio, via Giuliano Majali, via Rosselli e de Vigilia si trasformano ogni giorno in un “suk”. Così lo definiscono i commercianti e i residenti della zona che, esasperati hanno più volte protestato contro gli abusivi, descrivendo una situazione insostenibile. Nei mesi scorsi gli interventi delle forze dell’ordine sono stati massicci. Più volte, nel corso dei “Cit” – i Controlli Integrati del Territorio – polizia, vigili urbani, carabinieri e guardia di finanza hanno fatto sgomberare gli abusivi.

Ma i venditori sono tornati alla carica. Pochi giorni dopo ogni intervento, corso Tukory e dintorni, nel cuore del centro storico e a pochi metri dall’area Unesco, è nuovamente diventato una vetrina per gli abusivi. “Il nostro impegno – ha dichiarato nei mesi scorsi a LiveSicilia il direttore del museo Gemmellaro, Valerio Agnesi – rischia di essere inutile. Se continua così i turisti non si avvicineranno più. Il Gemmellaro custodisce più di seicentomila reperti, oltre allo scheletro umano di donna più antico finora trovato in Sicilia. Lavoriamo sodo per far conoscere i nostri tesori il più possibile, ma non possiamo andare avanti in un contesto del genere.

E’ una vera e propria invasione, la situazione peggiora sempre di più. Quando questi ambulanti vanno via lasciano la zona piena di rifiuti, molti dei quali vengono gettati nel giardinetto intorno al museo. Non è concepibile l’assenza di un intervento risolutivo. Eppure – prosegue Agnesi – l’anno scorso, dopo un incontro al nostro museo a cui ha partecipato il sindaco Leoluca Orlando, la situazione sembrava migliorata. Dopo le nostre richieste la polizia municipale ha presidiato la zona, ma poi tutto è tornato come prima”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI