Cosa rischiano i figli sul web | Il decalogo per proteggerli - Live Sicilia

Cosa rischiano i figli sul web | Il decalogo per proteggerli

Il documento, "Non lasciamoli naufragare", presentato nella questura del capoluogo etneo, è frutto di un protocollo di lavoro sottoscritto dalla Polizia di Stato e dalla Federazione italiana medici pediatri di Catania.

CATANIA – Un decalogo affinché i genitori si rendano conto dei rischi a cui vanno incontro i propri figli minori quando navigano su Internet sarà diffuso in manifesti e brochure in tutti gli ambulatori pediatrici e negli ospedali della provincia di Catania. Il documento, “Non lasciamoli naufragare”, presentato stamane nella questura del capoluogo etneo, è frutto di un protocollo di lavoro sottoscritto dalla Polizia di Stato e dalla Federazione italiana medici pediatri di Catania con l’obiettivo di diffondere le azioni di prevenzione a tutela dei minori che navigano su Internet. In programma a Catania un evento per far sì che l’intesa con la Fimp venga estesa in tutta Italia.

Il decalogo è stato presentato dal Questore Marcello Cardona, il dirigente del Compartimento Polizia Postale Marcello La Bella. All’incontro hanno preso parte il segretario provinciale della Fmp Giuseppe Mazzola e i direttori generali delle Aziende ospedaliere della provincia. “La Polizia di Stato – ha detto La Bella – mediante la Polizia Postale e delle Comunicazioni opera da diversi anni con numerose campagne di prevenzione e ha le esperienze e le conoscenze adatte nel settore dei crimini in danno dei minori che avvengono con l’utilizzo delle nuove tecnologie mentre i medici pediatri hanno la conoscenza del mondo dei minori oltre il diretto contatto con i loro genitori”.

“I genitori devono avere sempre ben presente come lo smartphone non sia un semplice telefono o il tablet una semplice consolle di gioco. Pertanto il decalogo indica alcune semplici regole che devono essere rispettate per aumentare il livello di sicurezza. Papà e mamma sono invitati tra l’altro a condividere i dispositivi con i propri figli, navigare insieme, consigliarli e mostrare loro i pericoli”. (ANSA).

 


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