PALERMO – Ulteriori evoluzioni nell’operazione “I treni del gol”, con un nome che spunta a sorpresa nei rapporti con il presidente del Catania, Antonino Pulvirenti. Stiamo parlando di Claudio Lotito, patron della Lazio e della Salernitana nonchè consigliere federale. Il numero uno del club capitolino, stando a quanto si legge sulla Gazzetta dello Sport, viene citato dagli inquirenti in un passaggio che riguarda la sfida tra Catania e Avellino, vinta dagli etnei per 1-0 e rientrante nel novero delle partite finite nel mirino della magistratura. “Pulvirenti e Cosentino – come si legge nell’ordinanza – in evidenti ambasce per la difficile situazione di classifica del Catania, ebbero a rivolgersi a Lotito con il quale si registrano numerosi contatti, precedenti e successivi la partita. Cosentino riconosceva a Lotito il merito di averne in qualche modo condizionato il risultato, ipotesi che la successiva attività di indagine non ha confermato”.
Claudio Lotito, dunque, non rischia nulla, nonostante l’amministratore delegato del Catania provasse a dare dei meriti al patron della Lazio. Meriti che, in realtà, non rientrano nell’indagine e non sono stati riscontrati dalla magistratura. Intanto da lunedì partiranno i primi interrogatori di garanzia davanti al Gip, con le sette persone finite ai domiciliari, tra i quali spiccano Pulvirenti, Cosentino e Delli Carri, che verranno ascoltati dagli inquirenti. La Procura di Catania è certa di avere delle prove molto pesanti a carico dei tre dirigenti della formazione rossoazzurra, oltre che sul procuratore Arbotti, su Di Luzio e Impellizzeri, sul manovratore dei fili della situazione sul piano delle scommesse legate alle partite incriminate.
Passando al lato sportivo della vicenda, in casa Catania si pensa alla successione di Nino Pulvirenti alla proprietà e alla presidenza. Nelle prossime ore verrà nominato il nuovo CdA, con l’attuale vice-presidente Angelo Vitaliti candidato principale a diventare il nuovo numero uno del club. La tifoseria sta dalla parte di un nuovo ordine alla guida della loro squadra del cuore, in città c’è la volontà di vedere ancora i colori rossoazzurri nel calcio professionistico, e cambiare qualcosa in ambito societario è l’unico modo per garantire l’iscrizione al prossimo campionato, anche se la prospettiva più ottimistica per il popolo etneo è quello di vedere la squadra declassata in Lega Pro e gravata di una forte penalizzazione.