Così il Sud è stato dimenticato |Crollo degli aiuti all'industria - Live Sicilia

Così il Sud è stato dimenticato |Crollo degli aiuti all’industria

Dai primi anni Duemila a oggi le agevolazioni concesse all’industria del Mezzogiorno sono crollate dell’ 80,5%, passando dai 6,4 miliardi di euro annui del triennio 2001-2003 agli 1,2 del triennio 2010-2012

Indagine Svimez
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PALERMO – In base ad elaborazioni Svimez su dati del Ministero dello Sviluppo Economico, dai primi anni Duemila a oggi le agevolazioni concesse all’industria del Mezzogiorno sono crollate dell’ 80,5%, passando dai 6,4 miliardi di euro annui del triennio 2001-2003 agli 1,2 del triennio 2010-2012, mentre al Centro-Nord la flessione nel periodo è stata del -24,3%. Secondo la SVIMEZ, tra le varie proposte per uscire dalla recessione e tornare a crescere è necessaria una nuova politica industriale specifica per il Sud, corsie preferenziali per accedere al credito all’export e a fondi di private equity, e misure aggiuntive per i contratti di rete. Per favorire l’attrazione di investimenti esterni all’area, nazionali ed esteri, occorrerebbe poter contare su forme di fiscalità di vantaggio. E’ quanto emerge dallo studio “Una politica industriale per il riposizionamento competitivo e lo sviluppo del Sud. Obiettivi e strumenti” di Riccardo Padovani, Grazia Servidio e Luca Cappellani, pubblicato sulla Rivista Economica del Mezzogiorno, trimestrale dell’Associazione edita da Il Mulino. Crolla il sostegno all’industria nel Mezzogiorno: -80,5% di agevolazioni concesse in dieci anni, -67% quelle erogate – In base ad elaborazioni Svimez su dati del Mise, dal 2001 al 2012 le agevolazioni concesse all’industria italiana sono crollate del 51,5%, passando dai 10,1 miliardi di euro annui del triennio 2001-2003 ai 4,3 del triennio 2010-2012.

A pagare di più è stato però il Sud. Dal 2001 al 2012 infatti le agevolazioni concesse all’industria del Mezzogiorno sono crollate del 80,5%, passando dai 6,4 miliardi di euro annui del triennio 2001-2003 agli 1,2 del triennio 2010-2012. Situazione diversa al Centro-Nord, dove le agevolazioni concesse all’industria sono scese negli stessi anni del 24,3%, passando dai 3,7 miliardi euro annui del triennio 2001-2003 ai 2,8 del triennio 2010-2012. La tendenza si conferma anche sul fronte delle agevolazioni erogate. Nel periodo in questione, in dieci anni, le agevolazioni erogate all’industria meridionale flettono del 67%, da 3,9 a 1,3 miliardi di euro annui, il triplo del Centro-Nord (-22,4%). Limitando l’analisi agli anni di crisi 2007-2012, le agevolazioni concesse nel Mezzogiorno sono state pari a 1 miliardo e 931 milioni di euro annui, contro i 2 miliardi e 905 milioni del Centro- Nord. Se però agli interventi per il sostegno della “nuova imprenditorialità” sono stati assegnati al Centro-Nord 108 milioni e quasi il triplo al Sud, 293 milioni, nella “ricerca e sviluppo” e nella direttrice “internazionalizzazione” il Mezzogiorno è decisamente penalizzato: 367 milioni di euro annui destinati alla ricerca per il Sud, quasi il triplo, 1.193, al Centro-Nord. Ancora peggio riguardo all’internazionalizzazione: nel Mezzogiorno sono andati 11,6 milioni di euro annui, oltre 30 volte in meno del Centro-Nord (351,5). Mentre gli interventi per il riequilibrio territoriale sembrano dimenticare le differenze di sviluppo tra Nord e Sud: in termini di risorse le misure relative allo “sviluppo produttivo e territoriale”, in cui sono inseriti gli interventi per il riequilibrio territoriale delle zone arretrate, non fanno incredibilmente differenza tra le due aree: 1 miliardo e 78 milioni al Centro-Nord, 1 miliardo e 155 milioni al Sud.


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