Il Covid e il ricovero, una mamma: i miei bambini in macchina...

Il Covid e il ricovero, una mamma: i miei figli in macchina

Nuovi particolari della storia che vi abbiamo raccontato.

PALERMO- La storia che abbiamo raccontato, e che si arricchisce, via via, di particolari e di emozioni, nasce in un giorno frenetico d’ospedale, quando una giovane mamma, positiva al Covid, ricoverata nel reparto di Ostetricia del ‘Cervello’, per una gravidanza non lontana e per i sintomi del virus, chiede aiuto con gli occhi. Poi si sforza di parlare. Poi singhiozza. Vuole comunicare disperatamente qualcosa. Un medico, il dottore Francesco Gentile, la ascolta. Il dottore Gentile è un camice bianco schivo e sempre pronto. Si parla di lui come un professionista capace e umanamente sensibile. Non gli piace finire sui giornali, ama il basso profilo. Ma, alle volte, sono le storie che vengono a cercarti.

Il grido d’aiuto di una madre

La mamma – dice il dottore Gentile – piangeva e tra un singhiozzo e l’altro mi ha raccontato la storia dei suoi bambini in un parcheggio, in macchina, accuditi continuamente dai parenti. Mi è sembrato giusto avvertire il commissario Costa che si è prontamente attivato”. Renato Costa è il commissario per l’emergenza Covid a Palermo. E’ lui che ha ricostruito la vicenda che colpisce fin dai primi dettagli. Quella mamma e suo marito sono colpiti dal virus, anche i figli piccoli risulteranno positivi. Vengono ricoverati in ospedale. La mamma si preoccupa per i suoi bambini. Gli uomini dell’Ufficio del Commissario li ritroveranno proprio in una macchina, in un parcheggio dalle parti di viale Regione, assistiti dai parenti che non li hanno lasciati soli.

“Fa specie pensare che…”

E qui si possono soltanto offrire congetture sulle motivazioni che hanno consegnato a un’automobile il ruolo di temporaneo alloggio. Congetturando, appunto, può assurgere a suggestione la paura del contagio. Ma è un’annotazione teorica. “La signora si è preoccupata dei suoi figli – dice il commissario Costa – e ha chiesto subito aiuto. Fa specie pensare che una cosa del genere possa accadere. Se non fosse stato per la sensibilità di un ginecologo del ‘Cervello’, il dottore Francesco Gentile, che mi ha immediatamente chiamato, pregandomi di intervenire, non ne avremmo saputo niente”.

Lo smarrimento di due bambini

Si può percepire, anche a distanza, lo smarrimento di due bambini che hanno visto papà e mamma andare via sopra un’ambulanza. Le squadre del dottore Costa li hanno recuperati e portati accanto alla madre, in una stanza messa a disposizione dall’ospedale ‘Cervello’. E si può percepire – rafforzato dalle impressioni dei medici – lo strazio di una mamma e di un papà che stanno lottando contro il Covid e contro dei sintomi non lievi, con il pensiero dei figli. Sono storie difficili da leggere e da scrivere, in cui non si coglie mai del tutto l’indentikit un sistema che stenta, ma che sa raddrizzare gli eventi con un colpo di reni, nel perenne equilibrio tra disperazione e speranza. Sono storie palermitane.


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