CATANIA – Il coronavirus non è andato in ferie. Anzi. I numeri sono alti. Nella sola città di Catania sono 800 i positivi accertati e presi in carico dall’Asp. E superano i 1200 le persone “seguite”: tra congiunti e soggetti che sono entrati in contatto con i contagiati. Cifre che nessuno poteva immaginare a inizio luglio quando erano poche decine. “Stiamo assistendo ad una escalation che è sottovalutata”, dicono – anche se sottovoce – molti esperti. E con l’innalzamento dei numeri, Catania ieri è stata la provincia con più casi riscontrati in Sicilia, tornano i problemi per il tracciamento, per eseguire i tamponi e le cure a domicilio. Anche perché c’era stata una riduzione delle Usca. E infatti in questi giorni sono state autorizzate diverse ore di straordinario al personale per poter andare in pari con il lavoro.
I ricoveri, purtroppo, vanno in parallelo all’aumento dei contagi. I reparti di Malattie Infettive e di Pnemulogia degli ospedali catanesi sono quasi pieni. E la maggioranza sono pazienti non vaccinati. Purtroppo ci sono sei future mamme positive in Ostetricia al San Marco. Le donne in gravidanza, infatti, non possono ricevere il siero anti-Covid. Intanto sono stabili le condizioni degli anziani ospiti (vaccinati) delle due Rsa (di Aci Castello e Mascali) che sono stati ricoverati dopo che è scoppiato un focolaio Covid.
Il Ferragosto preoccupa. La socialità purtroppo è la prima alleata del covid-19. E poi la variante Delta è molto più contagiosa. Bastano davvero pochi secondi. Intanto ci ha pensato il presidente Nello Musumeci – con una ordinanza d’urgenza – a cercare di arginare la diffusione del virus con una serie di contromisure. Anche se fa un po’ discutere la scelta di non permettere ai non vaccinati di poter effettuare i tamponi in modo gratuito. Potrebbe portare a una netta riduzione dei test con un sommerso di positivi molto pericoloso.
A Catania da una parte l’amministrazione comunale e dall’altra il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica hanno emesso una serie di provvedimenti per evitare assembramenti. Ad esempio sono vietati i falò in spiaggia la notte di Ferragosto. Ma inoltre saranno progressivamente aumentati i controlli nelle zone della movida e in quelle del litorale particolarmente frequentate dai giovani. Tolleranza zero per chi non rispetterà le prescrizioni- anche quelle appena emanate dalla Regione – legate al green pass.