Escalation di casi nell'Agrigentino: morto anche un 47enne - Live Sicilia

Escalation di casi nell’Agrigentino: morto anche un 47enne

Dati preoccupanti da una delle province siciliane più colpite dalla pandemia

AGRIGENTO – Cinque vittime in poche ore in provincia di Agrigento a causa del coronavirus. Sale a cento (secondo l’ultimo report dell’Asp) il numero degli agrigentini deceduti da inizio pandemia. Il dato più pesante arriva da Canicattì dove in appena ventiquattro ore sono decedute tre persone: una donna di 52 anni e due uomini di 68 anni e 47 anni. Proprio quest’ultimo, risultato positivo al tampone poco più di una settimana fa, risulta essere ad oggi la vittima più giovane che si registra in provincia. “In queste ultime ore giungono notizie tristi che colpiscono il cuore della nostra comunità – ha dichiarato il sindaco Ettore Di Ventura – al decesso già comunicato ieri di un nostro concittadino di 47 anni, si aggiunge il decesso di una signora di 52 anni e la dipartita di un nostro concittadino di 68 anni.Come ho detto qualche tempo di fronte ad un decesso non conta l’età e neanche le patologie pregresse. Si tratta di affetti strappati ai propri cari e noi abbiamo il dovere di unirci al dolore dei familiari tutti in questi momenti così difficili.

Poche ore prima si erano registrati altri due decessi. Una donna di settant’anni, originaria di Ravanusa, è deceduta la scorsa notte all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta dove si trovava ricoverata da alcuni giorni dopo aver scoperto di aver contratto il virus. E’ la terza vittima nel piccolo paese dell’agrigentino. Un uomo di 76 anni, invece, è deceduto a Grotte. A darne notizia il primo cittadino Alfonso Provvidenza: “Purtroppo, con grande amarezza, devo comunicare di avere ricevuto la notizia della morte del nostro concittadino Vincenzo Lo Re”. Da inizio pandemia è la seconda vittima a Grotte. E mentre l’intera comunità agrigentina piange cinque nuove vittime il sindaco di Porto Empedocle, Ida Carmina, si dice “mortificata” per quanto avvenuto nell’ultimo weekend durante la giornata dedicata allo screening della popolazione studentesca empedoclina. Soltanto ventisei persone, e tra queste solamente 10 bambini, si sono presentate per effettuare il test rapido (risultato per tutti negativo). “Inutile che chiedete lo screening – dice amareggiata la sindaca rivolgendosi agli empedoclini – se poi non ci andate. Siamo genitori responsabili? E’ una vergogna”.


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