Beh, l’ultima è stata davvero troppo grossa, perfino per una figura pubblica abituata al clamore, ricercato, che segue le sue affermazioni. Clamore discendente, per la verità: quando basi le tue esternazioni soprattutto sulla provocazione, all’inizio, gli spettatori del vasto mondo della comunicazione ti annusano. Poi si annoiano. Come in certi film dove esplode una bomba ogni trenta secondi. Prima ci fai caso, ma poi basta e scivoli in un un infastidito sopore.
“La barzelletta” sulla famiglia del medico
Però, effettivamente, l’ultima uscita di Francesca Donato, europarlamentare leghista, ha creato imbarazzo pure tra i suoi e anche a destra, pure tra i leghisti. Accostare la parola ‘barzelletta’ al lutto è una cosa che non passa inosservata e provoca sdegno. Ma è proprio quello che ha fatto l’onorevole con il tweet di cui abbiamo scritto: “Castelvetrano, medico morto di Covid, era vaccinato con doppia dose (la dichiarazione finale della famiglia risulta credibile quanto una barzelletta)”. La ‘barzelletta’, citata dall’europarlamentare, sarebbe l’invito dei familiari a vaccinarsi. La risposta di Anna Ditta, giornalista, figlio del medico morto ha zittito questa maldestra esibizione. E merita di essere ricordata per dignità e fierezza.
Le scuse, ma…
Dopo la bufera che si è sollevata, sono arrivate le ‘scuse’. Citiamo un’Ansa: ‘Un tweet e un lungo video su Facebook per scusarsi. Francesca Donato, europarlamentare della Lega, prova a chiudere la polemica innescata da un suo precedente tweet che aveva provocato una dura replica della figlia del medico siciliano deceduto a causa del Covid’. Siamo andati a dare un’occhiata. Si legge nel post: “Ieri su un mio tweet è stata gonfiata una polemica pretestuosa. Nel merito delle dichiarazioni della figlia del medico morto di Covid-19, vaccinato con due dosi, ho affermato che mi sembrava credibile quanto una barzelletta che di fronte al lutto familiare la figlia trovasse tempo e voglia di occuparsi della strategia vaccinale. Ho erroneamente attribuito quelle parole ad una iniziativa del giornalista. Detto questo e fatte le dovute condoglianze alla famiglia, penso che tutti i morti vadano sempre rispettati e lasciati riposare senza essere usati come strumenti di una tesi o del suo opposto”. A dire il vero, appaiono ‘scuse’ che destano qualche dubbio. Non c’è stata alcuna polemica pretestuosa, solo il corretto sdegno di tanti. Qui il VIDEO INTEGRALE SUI SOCIAL. Ognuno potrà farsi un’idea, ma l’atmosfera, davvero, appare poco compatibile con un messaggio di esclusiva contrizione.
IL VIDEO
In ospedale senza il Green pass
Ma non è stato l’unico, per definirlo benevolmente, incidente di percorso. Ripeschiamo una cronaca di LiveSicilia.it di poco più di un mese fa. ‘Quando si è presentata stamani nell’ospedale “Cervello”, a Palermo, per fare una ispezione nel suo ruolo di eurodeputata, a Francesca Donato della Lega è stato chiesto il green pass. “Ho risposto di non averlo, sono guarita dal virus sei mesi fa – racconta all’ANSA – All’inizio c’è stata un po’ di confusione: io credo che non serva il green pass in questi casi; poi io e il mio collaboratore abbiamo indossato la tuta, i calzari e tutto l’occorrente per gli ingressi in sicurezza. Mi sono assunta la mia responsabilità e ho fatto la visita”. Si è presa la responsabilità, ma il fatto, un’altra volta, non passò certamente inosservato. Sempre all’Ansa, la replica dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza: “Ero stato informato della visita dell’eurodeputata al ‘Cervello’. Tuttavia, anche in un’attività ispettiva non è corretto mettere a rischio se stessi e gli altri”.
“La vaccinazione rende liberi”
Come non passò inosservato un altro tweet polemico della deputata: “‘La vaccinazione rende liberi’. Ricorda qualcosa?”, con un chiaro riferimento al lager e al nazismo che si meritò la bacchettata, sempre via social, dell’Auschwizt Memorial Museum. Insomma, per non infierire, si può scrivere che da quelle parti la confusione regna sovrana – i maligni diranno: ‘sovranista’ – e ci sarebbero molti concetti da armonizzare con la realtà. Sul suo profilo Twitter l’onorevole Donato sfoggia una foto con un sorridente Matteo Salvini. Chissà se il capitano ha ancora voglia di sorridere.
(in copertina foto pubblica da Facebook)