Covid, il report Gimbe: tutti i numeri sulla pandemia - Live Sicilia

Covid, il report Gimbe: tutti i numeri sulla pandemia

Il report della settimana 13-19 gennaio
CORONAVIRUS
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ROMA – Nell’ultima settimana (13-19 gennaio) in calo i ricoveri Covid nelle terapie intensive (-83 pari a -26,8%), i decessi, 495 contro i 576 della settimana precedente (-14,1%) e i ricoveri ordinari (-22,1% pari a -1.418 pazienti con sintomi). Continuano a scendere i contagi segnando -38,3% “pari alla percentuale della settimana precedente: da 84mila a quota 52mila, con una media mobile a 7 giorni sopra i 7 mila casi al giorno”. Il calo dei nuovi casi riguarda tutte le Regioni. Questo è quanto emerge nel monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. In nessuna Provincia l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti.

La discesa dei nuovi casi va dal -11,2% della Provincia Autonoma di Bolzano al -46,7% di Basilicata e Valle D’Aosta. In tutte le Province, ad eccezione di Chieti (+1,8%), si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -11,2% di Bolzano al -62,7% di Ragusa), rileva Gimbe. Sul fronte degli ospedali, rileva il direttore Operativo della Fondazione Gimbe, Marco Mosti, in termini assoluti, i posti letto Covid occupati in area critica, raggiunto il massimo di 347 il 12 novembre, sono scesi a quota 227 il 19 gennaio; in area medica, raggiunto il massimo di 9.764 il 12 dicembre, sono scesi a quota 5.003 il 19 gennaio. Al 19 gennaio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 7,9% in area medica (dal 3,9% del Piemonte al 21,9% dell’Umbria) e del 2,3% in area critica (dallo 0% di Basilicata e Valle d’Aosta al 4,6% della Sicilia). “In calo il numero di ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Mosti – con una media mobile a 7 giorni di 22 ingressi al giorno rispetto ai 28 della settimana precedente”.

Per i decessi, sono stati 495 negli ultimi 7 giorni (di cui 10 riferiti a periodi precedenti), con una media di 71 al giorno rispetto agli 82 della settimana precedente. Per quanto riguarda i tamponi, rileva Gimbe, si registra un calo del numero totale dei test (-10,5%): da 767.718 della settimana 6-12 gennaio a 687.233 della settimana 13-19 gennaio. In particolare i tamponi rapidi sono diminuiti del 12,2% (-75.486) e quelli molecolari del 3,3% (-4.999). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività si riduce dal 7,2% al 6,3% per i tamponi molecolari e dal 12,2% al 7,9% per gli antigenici rapidi.

Al 21 gennaio sono state somministrate 410.306 quinte dosi (in media 3.222 al giorno) in aumento rispetto alle 2.930 della scorsa settimana (+10%) con un tasso di copertura nazionale del 13% su una platea di 3,1 milioni di persone. Nette le differenze regionali: dal 4,3% della Campania al 25,6% del Piemonte. Questi i primi dati della copertura per il terzo richiamo (quinta dose) riferiti dalla Fondazione Gimbe nel monitoraggio indipendente settimanale. Arranca la quarta dose: 11,8 milioni di fragili e over 60 senza copertura. “Il ministro della Salute Schillaci aggiorni tutti i dati sulla campagna vaccinale”, chiede Gimbe.

In particolare la Fondazione Gimbe chiede al responsabile della Salute di aggiornare tutte le platee, soprattutto quella relativa ai destinatari della quarta dose, e di includere nella rendicontazione pubblica sulla campagna vaccinale le somministrazioni nella fascia 6 mesi-5 anni. “Le analisi indipendenti della Fondazione – si legge nel monitoraggio Gimbe – rilevano alcune criticità sulla completezza dei dati relativi alla campagna vaccinale. Non sono ancora disponibili i dati relativi alla platea vaccinabile e al numero di somministrazioni effettuate nei bambini della fascia 6 mesi-5 anni, per i quali il ciclo vaccinale primario è approvato già dal 9 dicembre. In secondo luogo, per la fascia 5-11 anni, per la quale il 13 gennaio è stata autorizzata la dose booster, non sono noti i dati relativi alla platea di soggetti candidati a riceverla né il numero dei guariti post ciclo primario. Inoltre, l’ultimo aggiornamento della platea per la quarta dose risale al 17 settembre 2022, con conseguente sovrastima dei tassi di copertura”. “In 4 mesi – commenta il presidente Gimbe, Nino Cartabellotta – il numero di over 60 e fragili per i quali sono trascorsi i 120 giorni dal primo richiamo secondo le nostre stime è aumentato di circa 700 mila persone”. Infine, risultano obsolete sia la platea vaccinabile con ciclo primario che quella per la terza dose, ferme al 20 maggio 2022.


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