Covid, scoperta la variante Omicron 2 in Italia: primi casi in Liguria - Live Sicilia

Covid, scoperta la variante Omicron 2 in Italia: primi casi in Liguria

I vaccini sembrano rispondere positivamente e potrebbero essere efficaci contro questo nuovo ceppo
CORONAVIRUS
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Isolati i primi casi di Omicron 2 in Liguria. Si tratta di due pazienti dell’area genovese di competenza di Asl 3. La conferma a Primocanale arriva dal professor Giancarlo Icardi, docente di Igiene dell’Università di Genova, che sottolinea come “al momento la nuova variante in arrivo dal nord Europa stia colpendo il 2 per cento dei casi mentre resiste ancora un 4 per cento di variante Delta“. 

“Omicron 2 è molto simile a 1 ma ancor più contagiosa. Sta correndo molto in nord Europa, in Danimarca è preponderante”, spiega il professor Matteo Bassetti, direttore del dipartimento interaziendale di Malattie Infettive della Liguria. Osservando i casi nordeuropei, continua Bassetti, notiamo che “aumentano di molto i casi, i contagi, ma non le ospedalizzazioni. Qualche caso c’è già in Liguria ma non c’è da aver paura perché la vaccinazione copre meglio Omicron 2 di Omicron 1. Sono parenti strettissimi, è la stessa variante con più contagiosità”. 

I vaccini, però, secondo quanto pubblicato nell’ultimo bollettino sulla campagna vaccinale nel Regno Unito, sono molto efficaci contro la sottovariante della variante Omicron. L’efficacia dei vaccini è risultata addirittura maggiore di diversi punti percentuali rispetto a quella rilevata contro il ceppo originale della Omicron (BA.1), dal quale quale sono generate diverse sottovarianti figlie.

Grazie al sequenziamento genomico i ricercatori britannici avevano osservato un aumento dei casi di Omicron 2 a partire dal 3 gennaio, così hanno deciso di fare un confronto dell’efficacia dei vaccini anti COVID contro la forma sintomatica dell’infezione provocata dalla Omicron 2 e dalla Omicron originale. Il periodo preso in esame è stato di circa un mese, dal 27 dicembre 2021 al 21 gennaio 2022. Incrociando tutti i dati è emerso che, a 25 settimane o più dal completamento del ciclo vaccinale di base (due dosi), l’efficacia era del 9 percento (7 – 10 percento) contro la BA.1 e del 13 percento (26 – 40 percento) contro la BA.2. Dopo due settimane dalla terza dose (richiamo o booster), il periodo di tempo necessario affinché il sistema immunitario determini la massima protezione, l’efficacia è risultata essere del 63 percento (63 – 64 percento) contro il ceppo originale della Omicron e del 70 percento (58 – 79 percento) contro Omicron 2. Questi dati suggeriscono una protezione simile, ma leggermente migliore contro BA.2.


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