Una nuova variante di Sars-CoV-2 è stata identificata in Polonia, in due allevamenti di visoni molto vicini fra loro, a novembre 2022 e a gennaio 2023. La scoperta è stata riportata su ‘Eurosurveillance’, in un articolo che descrive questo “lignaggio criptico” del virus di Covid-19 come il “possibile risultato di una circolazione prolungata non rilevata in un serbatoio animale sconosciuto” al momento.
La variante ‘umana’ più simile è la B.1.1.307, le cui ultime sequenze sono state segnalate in diverse parti d’Europa tra fine 2020 e inizio 2021. Ma rispetto a quest’ultima il virus del visone presenta differenze in 40 nucleotidi, suggerendo la possibilità di “un’evoluzione virale indipendente” che “potrebbe costituire una fonte per futuri focolai con nuovi ceppi”.
“Il sistema di sorveglianza per le infezioni da SarS-CoV-2 nella regione dovrebbe essere rafforzato – raccomandano i ricercatori – testando più frequentemente visoni e uomini in questi allevamenti, ma dovrebbero essere testati anche animali selvatici come visoni, gatti, faine, puzzole o volpi”.