Cracolici: "Pm a cena con Orlando" - Live Sicilia

Cracolici: “Pm a cena con Orlando”

Il capogruppo del Pd all'Ars punta il dito contro la presenza a un incontro elettorale dei magistrati della procura di Palermo che indagano sui brogli alle primarie vinte da Fabrizio Ferrandelli. La replica di Maurizio Scalia: "Nessun incontro con Orlando, eravamo a casa di una collega e amica"
Elezioni e polemiche
di
2 min di lettura

Antonello Cracolici la butta lì durante una conferenza stampa. Sembra distrattamente. “Per sapere qualcosa sui presunti brogli alle primarie – spiega il capogruppo del Pd all’Ars – forse avremmo dovuto essere a una cena elettorale che si è tenuta sabato a Mondello alla quale hanno partecipato, oltre al candidato sindaco Leoluca Orlando, alcuni pm di Palermo che seguono le indagini sulla vicenda”.

Il riferimento è alla cena organizzata da Sandro Leonardi, candidato dell’Idv al Consiglio comunale e marito del sostituto procuratore Vania Contrafatto. All’appuntamento, come testimonierebbero anche alcuni scatti fotografici, c’erano, tra gli altri, il procuratore Francesco Messineo e gli aggiunti Leonardo Agueci e Maurizio Scalia. Quest’ultimo è il magistrato che coordina l’indagine sui brogli alle primarie del centrosinistra. Quelle da cui uscì vincitore Fabrizio Ferrandelli, appoggiato prima dall’area del Pd che fa riferimento Cracolici e, dopo le primarie, da tutto il partito. Gli indagati sono finora tre. Si tratta di Nicola Russo, l’impiegato del Comune di Palermo che ha rilasciato i sessanta certificati elettorali e le deleghe, tutte in bianco, per ritirarli trovati a casa di Francesca Trapani e Maurizio Sulli. Sono i due rappresentanti di lista di Ferrandelli anche loro finiti sotto inchiesta. I duplicati, per legge, possono essere richiesti solo in caso di denuncia di smarrimento o furto degli originali e rilasciati solo ai familiari dei titolari. Requisiti che non sarebbero stati rispettati nel caso dei documenti utilizzati per votare nel seggio dello Zen. Agli investigatori il funzionario indagato rispose che si sarebbe limitato a seguire una prassi diffusa.

“A Palermo – ha aggiunto Cracolici – si dice che ‘il carbone se non tinge mascaria’ (se non colora, sporca n.d.r.). Una battuta pronunciata durante la conferenza stampa dove Cracolici si è presentato in compagnia di Luciano Violante, ex magistrato ormai da anni sceso in politica. Secca la risposta di due autorevoli esponenti dell’Idv. Pippo Russo: “Prendiamo atto che finalmente anche Cracolici si è reso conto che ci sono stati pesanti brogli alle primarie di Palermo”. Fabio Giambruno aggiunge: “D’Alema, poi Fioroni, oggi Violante, aspettiamo il prossimo esponente del Pd che scenda a Palermo per spararla ancora più grossa”.

Ed è arrivata anche la replica di uno dei pm chiamati in causa. “I magistrati della Procura della Repubblica di Palermo non hanno preso parte ad alcuna cena elettorale in favore dell’onorevole Orlando – spiega Scalia -. Hanno partecipato a un ricevimento in una casa privata di una collega e amica per festeggiarne l’inaugurazione. A detto ricevimento – aggiunge – erano presenti numerosi altri magistrati pure di altri uffici e, per qualche tempo, anche l’onorevole Orlando”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI