PALERMO – Vacanze per tutti, ma non per Franco Vazquez. L’Italia è chiamata alla sfida più importante del suo girone di qualificazione ai prossimi Europei e si affida anche al trequartista del Palermo per mettere paura ad una Croazia che, nel match di andata, era parsa oggettivamente superiore agli azzurri. L’italo-argentino non dovrebbe essere schierato dal primo minuto nel match a porte chiuse del Poljud di Spalato, ma Conte vuole tenerlo ben caldo nella sua faretra per inserirlo a gara in corso, dove potrà essere fondamentale nel congelare il gioco. Difficile infatti pensare ad un’Italia propositiva, dunque meglio non correre il rischio di sbilanciarla troppo sin dall’inizio.
Che l’opzione Vazquez sia da tenere in considerazione è però chiaro. Il numero 20 del Palermo ha dato dimostrazione di essere in gran forma nello stage convocato dal commissario tecnico azzurro: una doppietta in partitella e una candidatura per una maglia in attacco da tenere in considerazione, anche se per la sfida contro i croati le preferenze sembrano dover andare per altre caratteristiche. Gente di corsa come El Shaarawy e una punta fisica come Pellè a fare a sportellate con i centrali avversari, senza mettere nessun altro dietro le punte. Candreva, da questo punto di vista, dà maggiori garanzie per la sua capacità di coprire il ruolo di mezzala, cosa che Conte non vede in Vazquez.
La carta giusta è l’inserimento a partita in corso. Lì dove un giocatore non velocissimo come Vazquez può comunque approfittare di un momento di poca lucidità da parte degli avversari, gestendo i ritmi del gioco a suo piacimento. Arma tattica da non sottovalutare nell’economia del gioco azzurro, anche se bisognerà capire l’andamento della partita. Ovvio che se l’Italia andrà in Croazia per difendersi, l’inserimento di Vazquez potrebbe non essere necessario. Ma se Conte vuole dare un minimo di classe ad una squadra di corsa e sacrificio, sa benissimo di avere a disposizione soltanto il fantasista del Palermo.