PALERMO – Pippo Digiacomo e Lucia Borsellino sono sempre più vicini. Anche quando si tratta di incalzare il presidente della Regione sui tagli alla spesa sanitaria, che servirebbero a coprire parte degli interventi finanziari contenuti nella manovra-bis, che oggi dovrebbe arrivare a Palazzo dei Normanni nella versione “rivista e corretta”.
Tutti i tagli fatti nella Sanità, per il presidente della commissione all’Ars e per l’assessore, “devono essere reinvestiti in Sanità”. “Si vogliono usare i risparmi del settore – ha detto la Borsellino – per coprire spese extrasanitarie, ma sul nostro ‘no’ non faremo passi indietro. Roma ci chiede di garantire gli stessi servizi delle altre regioni, ma non possiamo farlo se qui, invece, chi chiedono di tagliare per coprire spese che non riguardano la Sanità”.
“Non possiamo raschiare il fondo del barile – ha detto Digiacomo nel corso della conferenza stampa in cui è stata illustrata la legge sull’amianto recentemente approvata a Sala d’Ercole – , piuttosto il presidente della Regione dovrebbe attivarsi per ridurre la compartecipazione della Regione alla spesa sanitaria, oggi al 49 per cento, la più alta in Italia. Invito Crocetta a non essere leone in Sicilia e pecora a Roma: ruggisca anche nel confronto con il governo Renzi, non abbia paura dei poteri forti. E’ capace, il governatore, di rivedere il fondo con cui la Regione contribuisce alla spesa sanitaria e portarlo al 42 per cento? I tempi sono maturi, la Sanità ha i bilanci in attivo. Se vuole lo accompagno a Roma per sostenerlo, occupiamo insieme il ministero…”.
Intanto la legge sull’amianto, in parte impugnata dal commissario dello Stato, per il presidente della commissione Sanità “regge ancora”. In conferenza stampa insieme con Pippo Gianni e Totò Cascio, la Borsellino e Digiacomo ne hanno illustrato i contenuti. “Il commissario ha impugnato solo la parte relativa alle sanzioni per i dirigenti pubblici e quella sul sostegno alle famiglie di ammalati di tumore. L’impianto generale è rimasto intatto. Adesso mettiamo a disposizione circa 21 milioni di euro, per il 2014, per sostenere gli interventi di rimozione e riciclaggio”.