PALERMO – Durante la conferenza stampa aPalazzo d’Orleans Rosario Crocetta ha illustrato primi provvedimenti della sua giunta su precari e Ato. Il vero tema però riguarda la tenuta della maggioranza, o meglio del Partito Democratico. Per quanto il presidente ricordi di essere “single”, quando gli si chiede del rapporto con Cracolici, sembra che la posizione dell’ex capogruppo sia quasi coincidente con quella dello stesso presidente.
“Io sono per un accordo istituzionale ampio, mentre Pd e Udc fanno accordi con il Pdl. – ribadisce Crocetta – Se la presidenza della commissione Affari istituzionali viene assegnata al Pdl significa che non faremo più riforme. Sono contrario a questa ipotesi. Voglio un accordo complessivo, a meno che Pd e Udc non vogliano danneggiare il governo, paralizzando l’attività riformatrice”.
Il padrone di casa a palazzo d’Orleans non è affatto in sintonia con quello che resta il suo partito, come dimostrano le stilettate rivolte a Giuseppe Lupo. “Non ho fatto nessun inciucio, tra l’altro ho pure votato la Maggio alla vicepresidenza. Il mio partito però ha parlato di tradimento, mentre fa un accordo di potere per quattro commissioni. Mi pare che qualcuno abbia perso i piedi del letto”.
La tensione dunque è palpabile, come dimostra l’incontro a Roma fra Lupo, Gucciardi e Cracolici, con lo stesso Crocetta ad affermare che porrà la questione direttamente a Bersani. Non sembrano comunque imminenti i tempi di una crisi. “Perché dovrei farla? Ho fiducia nei miei assessori, che hanno il gradimento dei partiti e soprattutto il mio”.
Mentre incombono nuvoloni scuri che porterebbero al pantano dell’ingovernabilità la giunta ha deliberato i provvedimenti più urgenti. Si tratta in prima istanza della questione dei precari e di quella degli Ato. “Garantiremo l’intero comparto, ma ridurremo il suo impatto sul bilancio regionale, tramite fonti alternative di finanziamento. – afferma l’assessore all’economia, Luca Bianchi – . In caso di appalti inseriremo nei bandi l’utilizzo obbligatorio del 20 per cento di precari come personale”. Il ddl approvato dalla giunta riguarda circa 25mila precari, coinvolgendo dunque anche gli enti locali. Crocetta intanto clona lo slogan: “I precari diventeranno produttivi”. E aggiunge “Faremo degli elenchi, in cui ognuno sarà inserito secondo le proprie capacità professionali”.
Arriva pure la proroga per gli Ato rifiuti, che sarà approvata entro il 31 dicembre. Lo annuncia l’assessore all’energia Nicolò Marino: “Sarà approvato l’ultimo regime di proroga e verrà sollecitata un’accelerazione per la formazione delle Società di smaltimento rifiuti. Non ci saranno più scusanti”. Il disegno di legge presentato da Marino ed approvato dalla giunta emenda il testo in materia di rifiuti del 2010, accelerando il processo di costituzione delle Ssr, definendo la gestione dei servizi di raccolta in carico a Comuni singoli o associati. Novità pure per gli Ato idrici: “Ci siamo dati sei mesi di tempo – sostiene Crocetta –. Intanto affermiamo il principio dell’acqua come bene pubblico”. Entro il 30 giugno 2013, fa sapere il governatore, andrà dunque definito il riassetto complessivo del sistema idrico.
La Sicilia inoltre farà da apripista per quello che riguarda la parità di genere. La giunta di oggi istituirà infatti il doppio voto di genere. Si potranno esprimere dunque due preferenze nel momento in cui si andrà a votare per il rinnovo dei consigli comunali e provinciali in tutta la regione. Lo stesso varrà per le prossime elezioni dell’Assemblea Regionale Siciliana. Definita invece come sanzione per quelle giunte in cui la presenza femminile sarà inferiore al 30 per cento lo scioglimento delle stesse. “I comuni avranno sei mesi di tempo per adeguarsi, pena la loro decadenza”, sottolinea il presidente Crocetta.
Le giunte però non cadono soltanto per motivi di genere. Crocetta lo sa bene. Intanto il 24 dicembre il Dpef ed il ddl per l’esercizio provvisorio saranno approvati dalla giunta regionale. E sempre alla vigilia di Natale la stessa giunta ne darà comunicazione all’Assemblea. Altri rinvii permettendo.
FINE DELLA DIRETTA
Ore 13.47
“Crisi? Perché dovrei farla. Ho fiducia nei miei assessori, che hanno il gradimento dei partiti ma soprattutto il mio”. Cosi il presidente della Regione rispondendo ai cronisti riguardo ai rapporti col Pd, il suo partito. E a proposito dello scontro interno ai Democratici: “Porrò la questione a Bersani”, è stata la risposta lapidaria di Crocetta.
Ore 13.45
In Sicilia sarà istituito il “doppio voto di genere”. L’annuncio lo ha dato il governatore Crocetta: “Stasera in giunta approveremo la legge che istituisce il principio del doppio voto di genere. Siamo la prima Regione che lo fa in Italia. Pertanto in liste comunali, provinciali e regionali si potranno esprimere due voti”. Oltre al doppio voto di genere sarà obbligatoria la presenza del 30% di presenza femminile in tutte le giunte, compresa quella regionale, pena la loro decadenza. I Comuni avranno sei mesi di tempo per adeguarsi dall’approvazione del disegno di legge, pena la decadenza. L’assessore Valenti: “Una legge simile già esisteva. La novità sta nell’introduzione della percentuale e della sanzione, oltre che nel doppio voto di genere”.
Ore 13.35
Un’altra stilettata Crocetta la riserva al segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo: “Non ho fatto nessun inciucio. Il mio partito però ha parlato di tradimento, mentre fa un accordo di potere per quattro commissioni. Mi pare che qualcuno abbia perso i piedi del letto”.
Ore 13.34
Il presidente della Regione torna sulla questione della vicepresidenza dell’Ars. “Io la Maggio personalmente l’ho votata, mentre i miei non l’hanno voluta votare, anche perché non c’erano garanzie di rappresentanza per loro”. Crocetta dice di non condividere i percorsi che stanno portando alla scelta dei presidenti delle Commissioni. “Perché dobbiamo dare Territorio e ambiente al Pid, e non ai grillini? Vorrei si realizzasse l’accordo con tutte le forze politiche, invece c’è un tentativo di imprigionamento del sottoscritto. Non posso certo collaborare al mio suicidio. L’accordo con il Pdl significa portare avanti un percorso antigovernativo”.
Ore 13.25
Crocetta attacca Pd e Udc: “Io sono per un accordo istituzionale ampio, mentre Pd e Udc fanno accordi con il Pdl. Se la presidenza della commissione Affari istituzionali viene assegnata al Pdl significa che non faremo più riforme. Sono contrario a questa ipotesi. Voglio un accordo complessivo, a meno che Pd e Udc non vogliano danneggiare il governo, paralizzando l’attività riformatrice. Non mi pare accettabile l’accordo del mio partito e dell’Udc con il Pdl. Non è una condizione che garantisce la governabilità – prosegue Crocetta -. Dico no ad un inciucio che dia la commissione Affari istituzionali al Pdl”.
Ore 13
Torna a parlare Crocetta: “Ci siamo dati sei mesi di tempo per definire la situazione degli Ato idrici. Intanto affermiamo il principio dell’acqua come bene pubblico”. Entro il 30 giugno 2013, fa sapere il governatore, andrà dunque definito il riassetto complessivo del sistema idrico.
Ore 12.55
Sarà costituito all’interno del dipartimento Energia un Osservatorio sui rifiuti tramite decreto assessoriale. Avrà competenze di pianificazione locale e regionale. “Finora la programmazione è mancata perché abbiamo agito in regime di emergenza”, afferma Marino. L’osservatorio farà proposte e fornirà pareri. Per l’attività di controllo sarà istituita un’apposita commissione, composta da tecnici e rappresentanti delle forze dell’ordine.
Ore 12.40
Parla l’assessore Nicolò Marino: “L’emergenza durata dodici anni finalmente è finita. Gli Ato hanno costituito la scusante per continuare a fare le cose come sono sempre state fatte. La responsabilità dei sindaci è la modifica sostanziale, si tratta di istituire un contatto diretto fra pubblica amministrazione e comunità. Oggi i sindaci non avranno più scusanti, scegliendo se operare in forma singola o associandosi. L’importante è il principio di responsabilità”. Sul tema dell’occupazione: “Sarà garantito, perché in sede di gara sarà strumento di valutazione dei bandi. Abbiamo ritenuto di creare una camera di compensazione fra gli enti del servizio, che va gestito in modo virtuoso e propositivo. Oggi è possibile chiedere l’intervento del dipartimento rifiuti come sostegno”.
“Entro il 31 dicembre sarà approvato il regime di proroga, che sarà l’ultimo regime di proroga. Verrà sollecitata un’accelerazione per la formazione delle Società di smaltimento rifiuti. Non ci saranno più scusanti.”
Ore 12.30.
Il terzo provvedimento che verrà approvato nel pomeriggio riguarda la parità di genere all’interno delle giunte. In caso di mancata esecuzione del disegno di legge decadranno gli organismi. Varrà anche per la Regione Sicilia.
Capitolo rifiuti. Crocetta: “Legge su ambiti a livello nazionale istituita per risparmio, invece nell’esperienza siciliana i nuovi organismi hanno solo incrementato i costi. Rare le eccezioni di Ato virtuosi in Sicilia. C’è stata una reale triplicazione del costo dei rifiuti. In Sicilia i debiti prodotti dagli Ato ammontano a 2.7 miliardi di euro”. I Comuni potranno avviare le gare di appalto da subito. Nell’attesa resteranno i vecchi Ato, fino al 30 settembre. Intanto è arrivato nella sala degli specchi anche l’assessore Nicolò Marino.
Ore 12.25.
Crocetta: “I precari che lavoreranno con bandi in aziende private avrà sospeso momentaneamente il suo status di precario. Faremo degli elenchi di precari, in cui ognuno sarà inserito secondo le proprie capacità professionalità. I precari diventano produttivi”.
12.20 l primi due provvedimenti approvati ieri dalla giunta di governo sono la deroga per i precari, già in mano ad assessore al Bilancio Luca Bianchi, e la norma sugli Ato rifiuti. Lo ha annunciato nella conferenza stampa in corso a Palazzo d’Orleans il presidente della Regione Rosario Crocetta. Al suo fianco il segretario generale Patrizia Monterosso e l’assessore Bianchi.
Bianchi spiega il disegno di legge della giunta approvato ieri. “Garantiremo l’interno comparto, ma ridurremo il suo impatto sul bilancio regionale, tramite fonti alternative di finanziamento. Alcuni per esempio faranno da riseva per la protezione civile, dove non chiameremo altro personale”.
Prosegue Bianchi: “In caso di appalti inseriremo nei bandi l’utilizzo obbligatorio del 20 per cento di precari come personale”. Il ddl riguarda circa 25mila precari.