Il governo 'controllato' da Roma | Crocetta: "La giunta della pace" - Live Sicilia

Il governo ‘controllato’ da Roma | Crocetta: “La giunta della pace”

Il governatore presenta i nuovi assessori. E usa toni insoliti: "In passato forse abbiamo dialogato poco. Ma adesso si cambia. La coalizione è unita e faccio appello anche alle opposizioni. E' finito il tempo della guerra".

PALERMO – “Non un governo nuovo, ma un nuovo inizio”. Rosario Crocetta sceglie le parole accuratamente. E’ il giorno della presentazione della sua terza giunta. La giunta “della pace, della svolta”. La giunta dei partiti. Un fatto testimoniato da una presenza massiccia, in sala stampa, dei deputati della maggioranza. Che il governatore ringrazia a più riprese durante il suo intervento. Già, è il nuovo inizio. Il governo della svolta.

Nella quale Crocetta prova a vestire allo stesso tempo i panni di chi ha “destrutturato. Usavo questa parola prima che Renzi usasse il termine ‘rottamare'”, e di chi ha unito, ascoltato, dialogato. Il dialogo, è quello il nuovo mantra del nuovo inizio. Dialogo esteso non solo ai vari cuperliani presenti alla conferenza stampa, ma anche ai palazzi romani. Rappresentati dalla figura di Alessandro Baccei: “Quando ho accettato l’incarico – si limita a commentare il nuovo assessore all’Economia – sapevo delle difficoltà a cui andrò incontro. Ma abbiamo le idee chiare: tagli agli sprechi e utilizzo dei risparmi per il lavoro e lo sviluppo”.

Baccei sa come fare. E la sua presenza al fianco del governatore suona come un “commissariamento soft” di Roma sul governo regionale. Una interpretazione che Crocetta respinge al mittente: “Sono stato io a chiedere al governo nazionale di suggerire un nome. La scelta di Baccei è stata concordata. Per questo motivo non mi sento affatto commissariato. Del resto, anche Luca Bianchi era stato indicato da Roma. E durante la sua esperienza di assessore non si è certo comportato da ‘esterno’, ma da siciliano”. Insomma, nessun commissariamento romano. Solo “dialogo” col un governo che imporrà nuovi tagli alle Regioni. “Noi però – sottolinea Crocetta – saremo credibili solo se sistemeremo i nostri conti, se saremo in grado di tagliare le spese improduttive”.

E adesso il governo poggia su una “coalizione coesa. Ma lancio – ha proseguito Crocetta – una sfida alle opposizioni. La politica non è guerra. La scelta di lavorare aqueta giunta in sintonia con la coalizione è stata da me gradita. L’alternativa era quella di trascinare la Sicilia in una eterna campagna elettorale”. Il governo è politico, appunto. Nonostante la presenza di “tecnici d’area” e persino di qualche “tecnico di ritorno”. È il caso di Mariella Lo Bello, chiamata a guidare uno degli assessorati più delicati e discussi: quello della Formazione. E sul suo programma di governo, l’ex assessore al Territorio passata dal Pd al Megafono, è molto chiara: “Continuerò il percorso tracciato da Nelli”. Assente oggi invece Vania Contrafatto, il pm che andrà all’Energia. Per lei si attende solo il via libea del Csm. Ma anche in questo campo, il governatore vuole sottolineare la continuità col Crocetta-bis. “Calleri continuerà a collaborare con la Regione. Del resto, il suo titolo di presidente della Fondazione Caponnetto è una garanzia sui temi della legalità”.

Insomma, anche lui, come era già caduto per altri ex assessori, verrà in qualche modo “ripescato” (bisognerà vedere in che modo, visto le norme stringenti dettate dal ddl anticorruzione). Ma nella prima giunta, riunitasi oggi a magine della conferenza stampa, ovviamente, Calleri non c’era. Alla riunione non hanno partecipato 4 assessori che attendono le autorizzazioni dai rispettivi enti prima di poter assumere ufficialmente gli incarichi: si tratta di Vania Contraffatto, Marcella Castronovo, Sebastiano Caruso e Antonio Purpura. Formalità. Prima di dare ufficialmente il via alla “nuova era Crocetta”. Che in tanti sperano duri di più delle precedenti. Sono trenta gli assessori cambiati dal presidente in 22 mesi di governo. “Ho sbagliato? Ho cercato – ha ammesso Crocetta – di non sbagliare. Se c’è stato un errore è certamente quello di un dialogo con le forze politiche che non è andato fino in fondo. Un errore però che non ritengo unilaterale, ma reciproco. Io mi rendo conto di essere stato un po’ un destabilizzatore anche rispetto a forze politiche più storicamente stabili. Io parlavo di destrutturazione prima ancora che Renzi parlasse di rottamazione. Il vecchio sistema politico andava messo in discussione. Ed è un tema sul quale, anche con gli esponenti del mio partito, abbiamo litigato, ci siamo confrontati e alla fine abbiamo trovato l’accordo. Questa soluzione non è posticcia o legata a veti e diktat. Il passo avanti lo abbiamo fatto tutti, io andando verso l’azzeramento e i partiti evitando di portare il tema alla direzione regionale”. E così nacque il nuovo governo. Il governo “politico” e “romano” a tutti gli effetti. Quello in cui Crocetta sarà un po’ meno Crocetta.


FINE DELLA CONFERENZA STAMPA

13.45 Crocetta: “I problemi della gestione idrica? Con l’Eas potremmo creare una bad company divisa dalla compagnia sana, che potrebbe essere rappresentata da una società partecipata che si occupi solo delle emergenze”.

13.38 Crocetta: “Trenta assessori in 23 mesi? Ho sbagliato? Ho cercato di non sbagliare. Se c’è stato un errore è un dialogo con le forze politiche che non è andato fino in fondo. Non unilaterale, ma reciproca. Io sono un po’ destabilizzatore anche rispetto a forze politiche più storicamente stabili. Io parlavo di destrutturazione prima ancora che Renzi parlasse di rottamazione. Il vecchio sistema politica andava messo in discussione. Ed è un tema sul quale abbiamo litigato, ci siamo confrontati e abbiamo trovato l’accordo. Non ritengo che l’assenza di polemica sia un bene. Questa soluzione non è posticcia o legata a veti e diktat. Anche i nomi sono graditi dal presidente. Il passo avanti lo abbiamo fatto tutti, io andando verso l’azzeramento e i partiti evitando di portare il tema alla direzione regionale”.

13.26 Crocetta: “Sulla formazione penso che tutti i ddl possono essere migliorati in Aula, ma non certo peggiorati. Indietro non si torna. Se si pensa che i soldi debbano arricchire gli enti e non favorire gli studenti, non siamo d’accordo”. Mariella Lo Bello: “Io continuerò il percorso tracciato da Nelli. Divideremo gli enti in tre gruppi: quelli che non hanno problemi con gli stipendi, quelli che hanno qualche problema, e quelli su cui non c’è niente da fare. E in quel caso penseremo ai lavoratori”.

13.20 Il neo assessore all’Economia Alessandro Baccei: “Certamente ero cosciente, quando ho accettato l’incarico, della difficoltà la sfida. Opereremo riducendo gli sprechi per utilizzare le somme per lo sviluppo e per riqualificare il lavoro”. Crocetta: “L’indicazione di Baccei viene da una mia richiesta. Non è quindi un commissariamento. Anche Bianchi è stato suggerito dal governo nazionale, ma non si è comportato da commissario, bensì da siciliano. La Sicilia ha bisogno di una forte interlocuzione col governo nazionale. Questa nomina servirà per riallacciare il dialogo”.

13.15 Crocetta ha annunciato anche che verrà attribuito un importante incarico anche al dirigente generale uscente Marco Lupo. “Adesso serve un buon gioco di squadra. Non abbiamo bisogno di attaccanti solitari. A meno che non spunta il Pelè di turno…”.

13.10 Tra gli assessori designati assente solo il nuovo responsabile dell’Energia, Vania Contrafatto. Si attende infatti l’autorizzazione del Csm. “Credo sia una dimostrazione di stile attendere quella autorizzazione. Nel frattempo dei rifiuti mi occuperò io. E mi recherò a Barcellona Pozo di Gotto per congratularmi con i pm che hanno deciso la chiusura della discarica di Mazzarà Sant’Andrea”.

13.05 Crocetta: “La mozione di sfiducia è stata la dimostrazione che forze apparentemente di contestazione si sono alleate con forze che conservano il vecchio sistema. Noi parleremo il linguaggio della pace e del dialogo. Ma anche della fermezza. Una sfida si vince se non si perdono per strada i propri valori fondanti. Abbiamo destabilizzato alcuni sistemi, come quello della Formazione. Qualcuno mi denuncerà? Ho più querele di Vallanzasca”.

13.00 Crocetta: “Oggi nasce un nuovo rapporto con i deputati dell’Ars. Anche con quelli che hanno presentato una mozione di sfiducia. Dovremo lavorare sui conti. Dobbiamo capire che non è più possibile finanziare tutto con i fondi del bilancio regionale, ma con i Fondi europei”.

12.56 Crocetta: “Nessuno speculi sul mio riferimento ai consiglieri eletti dalle cosche, presenti in tanti Comuni siciliani. Queste accuse non possono essere lasciate solo ai pm. Noi i nomi li facciamo, nelle sedi competenti. Ho espresso una opinione, pasolinianamente: ‘So, ma non ho le prove'”. Un esempio è l’intervento dei pm sulla discarica di Mazzarà Sant’Andrea. A proposito, l’ex assessore Calleri continuerà a collaborare con la Regione, anche sulla base del suo titolo di presidente della Fondazione Caponnetto, sui temi della legalità”.

12.53 Crocetta: “Non saremo una Regione-piagnisteo. Non chiederemo interventi assistenzialisti o parassitari. La Sicilia vuole farcela da sola. E per farlo, basta far rispettare lo Statuto. E servirà un maggiore coordinamento tra Roma e Palermo. Penso ai fondi Fas o al mutuo. Ci sono somme da sbloccare. Ma noi avremo la possibilità di avere una interlocuzione critica con Roma e Bruxelles solo se avremo i nostri conti a posto”.

12.48 Crocetta: “Il patto col governo nazionale si basa sul l’impegno della Sicilia a proseguire sulla via di risanamento. Tagliando la spesa improduttiva, quella che blocca lo sviluppo. Non tagli lineari, ma interventi specifici e concreti. Indirizzando i risparmi verso una politica di sviluppo. Solo in tale contesto ci può essere una risposta a precari, lavoratori e imprese. Ci accusano di avere assistito solo precari? E i finanziamenti a pioggia a strutture alberghiere che non hanno aperto nemmeno un giorno?”

12.42Crocetta: “L’attività legislativa è stata lenta, dobbiamo dirlo. Abbiamo approvato solo finanziarie. E il parlamento in qualche occasione si è sostituito al Commissario dello Stato o ne ha stimolato gli interventi. Noi dobbiamo portare avanti una rivoluzione democratica. Che si porta avanti un passo per volta, come tasselli di uno dei mosaici di Palazzo dei Normanni”.

12.38 Crocetta: “Questa giunta è sostenuta da una coalizione coesa. Ma lancio una sfida alle opposizioni. La politica non è guerra. Mi hanno sfiduciato per due volte in un anno. Ma sono abituato. Anche a Gela mi sfiduciavano una volta l’anno.  Per me è ormai una festa e posso mettere lo stesso vestito.  La scelta di lavorare con la coalizione è stata da me gradita. L’alternativa era quella di trascinare la Sicilia in una eterna campagna elettorale”.

12.30 Crocetta: “Grazie ai tanti deputati presenti. Questo dimostra che questo governo è il frutto di un patto politico. Questo governo ha già molti fan. Lo considero un nuovo inizio. Che si basa su un patto fondato sul lavoro e sulla lotta agli sprechi”.

12.25 nella sala stampa anche molti deputati di maggioranza e dirigenti generali della Regione.

12.18 Arrivano inuovi assessori della giunta di Rosario Crocetta. i primi sono Giovanni Pizzo, Maurizio Croce, Marcella Castronovo e Alessandro Baccei. Quindi tutti gli altri.

Fissato per le 12, a Palazzo d’Orleans di Palermo, il battesimo del Crocetta-ter. Il presidente della Regione presenterà alla stampa i nuovi assessori, che ieri hanno ricevuto le deleghe. Livesicilia seguirà la conferenza stampa del governatore con una diretta.


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