PALERMO – Il giorno dopo la consegna delle liste, Crocetta presenta i suoi uomini ed il suo programma, tra facce note e meno note della politica regionale e più di uno strascico polemico legato alla mancata presenza di rappresentanti dell’Api e alla collocazione dei deputati uscenti nella lista di Palermo.
“La nostra coalizione – dice Crocetta – è formata da un gruppo di partiti che si sono posti seriamente il problema di aprire un dialogo nuovo di fronte a una politica che in questi ultimi anni ha perso il rapporto con la gente. Sono l’unico candidato che ha depositato il proprio programma politico, che ho voluto intitolare ‘Il sindaco dei siciliani’. Il nostro patto con i siciliani, un programma aperto perché parleremo con tutte le categorie per arricchire il nostro programma”.
Non giudica, Crocetta, l’errore che ha portato all’esclusione del concorrente di sinistra Claudio Fava. “Mi spiace non potermi confrontare con lui, anche se sono spesso stato oggetto dei suoi attacchi. Non condivido tuttavia le critiche rivolte al ministro Cancellieri, la quale avrebbe potuto anche far presente dell’irregolarità subito dopo la presentazione delle liste, facendo così crollare Idv e Sel”.
Evita la polemica invece Mariella Maggio, nel rispondere alle domande sulla candidatura di Giovanna Marano, che con la Maggio condivide l’attivismo tra le file della Cigil. “Nonostante abbiamo preso diversi percorsi – dice la Maggio – comunque l’obiettivo è comune ed è quello di creare un’intensa attenzione ai temi del sociale ed a quei temi che abbiamo cercato di portare avanti in Cgil”. Non sono mancate tuttavia code polemiche nella presentazione del cammino di Crocetta per questa campagna elettorale. Alla conferenza, infatti, non c’era traccia di esponenti dell’Api, risentiti per il mancato inserimento di loro uomini nelle liste di Enna e Siracusa e per un atteggiamento ben poco collegiale del Pd. “Stamattina – dice Bartolo Fazio, segretario regionale dell’Api – non eravamo presenti alla presentazione del listino, nonostante ciò ci impegneremo al massimo nel sostenere la lista Crocetta, anche se avremmo voluto essere rappresentati nelle province di Enna e Siracusa, dove i nostri candidati non sono stati accolti. Siamo un po’ delusi, ma speriamo che si possa iniziare a ragionare con collegialità, da vera coalizione”.
Altra nota polemica della giornata la dichiarazione sul proprio profilo Facebook di Davide Faraone. “Sostengo Rosario Crocetta – scrive Faraone – ma mi delude la proposta di listino, che come per tutti i candidati presidenti, é la solita, stanca somma di partiti e correnti. Nessuna novità, nessuna rivoluzione. Inoltre, leggo la lista del PD di Palermo: Lupo, Cracolici, Apprendi, Faraone, tutti gli altri in ordine alfabetico. Non ne comprendo le ragioni, trovo sia poco rispettoso per gli altri candidati e trovo che sia un modo vecchio di rappresentare la politica. Se me lo avessero chiesto, avrei preteso di stare in lista in ordine alfabetico”.
