Crocetta può |(almeno in Rete) - Live Sicilia

Crocetta può |(almeno in Rete)

Il fotomontaggio con Panatta e Barazzutti (da Facebook)

Su Facebook e Twitter spopola da qualche giorno la satira che dipinge il governatore come uno spassoso megalomane. Nel nome del "MoTello Sicilia"

PALERMO – In pochi giorni è diventato una superstar del web. Su Facebook e Twitter i suoi post spopolano e mietono consensi. D’altronde, per un “monarca” che sa “trasformare l’acqua in vino e guarire i ciechi” non potrebbe essere diversamente. Parliamo della pagina Facebook “Crocetta può” (su twitter il profilo, seguito soprattutto dagli addetti ai lavori, è @crocettapo), goliardica iniziativa di qualche anonimo buontempone che gioca quotidianamente con i vezzi e gli eccessi del governatore, dipingendolo come uno spassoso megalomane e rimarcando a ogni pie’ sospinto il suo accento gelese.

Satira a volte davvero irresistibile quella di “Crocetta può”, che nella pagina Facebook si qualifica proprio come “monarca”. Con ambizioni ieratiche, però. Ieri, tanto per dire, un post mattutino annunciava: “Oggi l’Angelus verrà pronunciato dalla Stanza del Santo dell’Atelier sul mare di Tusa e non dallo studio di Palazzo d’Orleans”. Per proseguire, più tardi, sulla stessa falsariga: “Emozionato per l’incontro col mio collega, domani a LampeTusa”. La T (rigorosamente maiuscola) al posto della “d” è un must nei tweet del mattacchione telematico. Che spesso fa precedere i suoi post da una “rubrica” in maiuscolo. Qualche esempio? “ANNUNCI. Abbiamo sconfitto la mafia” (e al commentatore che lo invita a questo punto a mettere mano al conflitto israelo-palestinese, “Crocetta può” risponde: “Prima di Gaza risolveremo la rivalità tra Messina e Reggio nella striscia dello Stretto, bella”). O ancora: “LAVORO. Crocetta non fa la pennichella, riposa solo il settimo giorno”, e “RIVELAZIONI: Ettore Majorana non è morto, era solo scappato da una Sicilia che non gli piaceva. Ora ritorna e lo nominerò assessore all’energia”.

Non mancano i fotomontaggi. Il più bello, fin qui, quello sottotitolato: “Cile, 1976, con Corrado e Adriano alzo al cielo la Coppa Davis”, che immortala un improbabile Crocetta tra Panatta e Barazzutti. Ma c’è anche quello che lo vede passeggiare sornione nel bel mezzo della Vucciria di Guttuso. E poi i tormentoni, come le imprese di Michela Stancheris, il bar Siracusa di Gela e gli incarichi ad Antonio Presti (“se accetterà”).

Chi si cela dietro le mentite spoglie del profilo facebook? Qualche indizio, in effetti, guardando a chi ritwitta più spesso le perle di “Crocetta può” non manca. Ma la questione è secondaria. Quello che conta, direbbe il fantomatico e-monarca, “è il MoTello Sicilia, bello”.


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