Crollo A19, la proposta della Uil: |"Ridurre il costo dei pedaggi" - Live Sicilia

Crollo A19, la proposta della Uil: |”Ridurre il costo dei pedaggi”

"Chiediamo che Anas e Stato rinuncino alle quote di loro competenza sui pedaggi autostradali della Messina-Palermo". E' la denuncia-appello del segretario generale della Uil di Catania, Fortunato Parisi.

CATANIA – “Maggiori costi e sofferenze dei catanesi e dei siciliani dovuti alla vergognosa interruzione della Palermo-Catania siano, almeno in parte, risarciti dall’Anas e dallo Stato. Chiediamo che Anas e Stato rinuncino alle quote di loro competenza sui pedaggi autostradali della Messina-Palermo che costituisce per lavoratori, famiglie e aziende una delle poche soluzioni alternative praticabili nei collegamenti tra i due principali centri dell’Isola”. E’ la denuncia-appello del segretario generale della Uil di Catania, Fortunato Parisi, in una lettera aperta rivolta ai rappresentanti etnei di tutte le istituzioni politiche. Spiega il segretario Uil: “Oltre al canone di concessione, l’Anas percepisce un sovrapprezzo sui biglietti autostradali. Lo Stato, invece, incassa l’Iva al 22 per cento. Balzelli che, oggi, risultano insopportabili alla luce di esborsi e disagi provocati dal disastro della Palermo-Catania. Non bastano, non possono bastare, le doverose dimissioni di Pietro Ciucci dalla presidenza dell’Anas.

Chiediamo gesti concreti. Uno, lo proponiamo noi. E consiste nel taglio di alcune voci, per le quali oggi i biglietti di andata e ritorno sulla Messina-Palermo costano da 20 euro e 20 centesimi, per le auto, sino a 49.20 euro, per i mezzi pesanti di classe 5. A queste cifre vanno, poi, sommati i ticket della Messina-Catania e il maggior consumo di benzina”. “All’economia etnea e siciliana – conclude Fortunato Parisi – è stata inflitta una mazzata. Un’altra! Noi alziamo la voce per protestare e proporre, come sempre, confidando che altrettanto faccia la nostra classe politica. Senza dimenticare, poi, la richiesta di una decisa accelerazione di tutti i lavori attualmente in corso sulla rete stradale e autostradale di Sicilia, perchè davvero non ne possiamo più di dovere fare i conti con infrastrutture che condannano questa terra all’arretramento economico e sociale”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI