Cuffaro ribatte a Pizzarotti: "Accecato dal pregiudizio"

Cuffaro ribatte a Pizzarotti: “Accecato dal pregiudizio”

Le parole del leader della Dc
LA POLEMICA
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PALERMO – “Mi dispiace che Pizzarotti continui a screditarci, addirittura dai microfoni di Radio 1, e mi dispiace constatare come un interprete della politica sia così accecato dal pregiudizio da non riuscire a vedere la realtà. Vuole attaccare me, affondando i suoi artigli da moralista post grillino? Posso capirlo, la sua formazione è quella lì e nessuno può farci nulla; e comunque, ormai, ci sono abituato. Ma attaccare frontalmente il nostro partito, dire che la nuova Dc sa di vecchio, no, non posso capirlo, men che meno accettarlo”. Lo dice Totò Cuffaro, segretario nazionale della Dc.

“Il valore di una storia”

“Ciò vuol dire – aggiunge – non solo disconoscere il valore di una storia che sa rinnovarsi, talmente forti sono le sue radici; ma, soprattutto, non riconoscere la dignità di una comunità politica che si è rimessa in cammino e ha conquistato il cuore di migliaia di siciliani e migliaia e migliaia di voti”.

“Il lavoro a Bruxelles”

“Il mio cruccio – sottolinea – non è aggregarmi a una percentuale, bensì contribuire a una aggregazione di valori e principi moderati, che possa esprimersi al meglio anche a Bruxelles. Il mio cruccio è il futuro. Perché lì, a Bruxelles, dovremo difendere una moltitudine di decisioni su una moltitudine di materie che ci riguardano da vicino: la famiglia, la solidarietà, il flusso dei migranti, le nostre coltivazioni, il nostro pescato, l’ambiente, l’innovazione delle nostre imprese, la promozione del Made in Italy; e ancora, la gestione dei fondi europei semplificata, le start up, gli interventi per l’occupazione giovanile, la ricerca, internet, gli acquisti on line sicuri, i diritti dei viaggiatori. I processi di piazza, lo abbiamo visto tutti a cosa portano. Confrontiamoci su questo e smettetela di drogare il dibattito politico con queste piccole dosi d’inutili schermaglie. Alla gente non interessa e noi siamo la gente. Fatevene una ragione”, conclude Cuffaro.


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