Da 33 a 11, la Regione mette| 'a dieta' le società partecipate - Live Sicilia

Da 33 a 11, la Regione mette| ‘a dieta’ le società partecipate

Armao e Lombardo
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Gaetano Armao, assessore regionale all’Economia, l’ha presentata questa mattina come una “cura dimagrante”. E, in effetti, si tratterà di una sorta di dieta, alla quale verrà sottoposta la pubblica amministrazione, che sta avviando in questi giorni l’iter per il riordino delle società partecipate dalla Regione Sicilia. Armao, insieme al presidente della Regione Raffaele Lombardo, ha illustrato il piano di rientro, accennando alle passate vicende con un vago riferimento ad “amministratori distratti” che hanno comportato “effetti rilevanti” sul piano economico. Ad ogni modo, il dato di fatto è che entro la fine della primavera, come annunciato dallo stesso assessore regionale, le società partecipate si ridurranno drasticamente: “Dalle attuali 33 – ha spiegato Armao – le società partecipate passeranno a 11, attraverso un’operazione di ‘dimagrimento’, razionalizzazione e riduzione dei costi”.

La ‘dieta’ colpirà tutte le aree strategiche della Regione e i risultati, come precisato da Armao, si vedranno già a partire dagli amministratori delle società che “costeranno un terzo in meno, passando dagli attuali 4,5 milioni di euro a 1,5 milioni di euro”. Le undici società saranno così suddivise: tre società a totale partecipazione della Regione, sei a partecipazione maggioritaria della Regione e altre tre a partecipazione minoritaria, per un totale di 12, che diventeranno undici, perché verrà meno la partecipazione alla ‘Mediterranea Holding’.

Il primo degli step che da questo momento dovranno essere superati per arrivare al riordino societario è l’approvazione del Piano in Commissione Bilancio. Poi si procederà alla convocazione delle assemblee delle società. “È necessario che la regione controlli di più le società per attivare subito l’azione di di responsabilità”. In chiusura di conferenza, Armao ha anche confermato che la Regione cederà la propria partecipazione azionaria in Unicredit Spa, che è pari a poco più dello 0,5%, entro la fine dell’anno.

Per Raffaele Lombardo “il piano di riordino servirà a razionalizzare, semplificare e concentrare 33 società con 33 consigli di amministrazione ciascuna. Alla fine ogni società avrà al massimo tre amministratori, il presidente guadagnerà non più di 50 mila euro e i consiglieri 25 mila”. “Che senso ha avere più società che gestiscono personale per esempio per le pulizie? Le concentriamo in una soltanto – ha aggiunto Lombardo – Tra le 33 società poi alcune sono doppioni”. Il governatore ha infine sottolineato che c’è un “surplus di dipendenti che grava sul bilancio della Regione” prefigurando la necessità di “una riduzione progressiva del personale” ed escludendo nuove assunzioni.


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