Da Catania la soluzione |Perché il web sia "green" - Live Sicilia

Da Catania la soluzione |Perché il web sia “green”

Il ricercatore catanese Diego Reforgiato ha analizzato su “Science” i possibili percorsi per rendere l’uso del web sempre più verde e conveniente, riducendo dell’80% l’energia consumata a suon di click con risparmi non indifferenti sulla bolletta degli italiani.

CATANIA – Italiani sempre più digitali e meno teledipendenti. A confermarlo sono le statistiche degli ultimi anni. Addio telecomando, oggi un quarto della popolazione collegata a Internet (24,2%) segue i programmi preferiti direttamente dal web, costruendo ad hoc palinsesti personalizzati su YouTube. Ogni tre anni, insomma, il traffico informatico si raddoppia con costi non indifferenti per l’ambiente e per le tasche degli italiani.

Diego Reforgiato, ricercatore catanese, in collaborazione con docenti dell’università di Catania e Genova è impegnato in progetti europei, quali Econet e Trend, tesi a ridurre dell’80% l’energia consumata a suon di click. Laurea in Informatica a Catania, dottorato di ricerca alla Federico II di Napoli ed esperienza formativa alla New York University. Il vincitore del premio Computer World 2006 per il miglior progetto di ricerca sul sistema di analisi automatica di opinioni all’università del Maryland ha le idee chiare.

Quali sono le soluzioni per ridurre i consumi?

“In letteratura scientifica esistono diversi metodi per migliorare il risparmio energetico. Uno potrebbe essere basato sulla riduzione della Cpu in base al traffico corrente. Per intenderci, un modem a casa è realizzato per funzionare sempre al massimo, ma è chiaro che di notte la cpu potrebbe tranquillamente essere spostata in una frequenza più bassa con un risparmio di energia non indifferente”.

Oppure?

“Un altro metodo riguarda lo spegnimento di alcuni componenti del dispositivo alla luce del fatto che un utente medio, in Italia, utilizza il proprio router solo il 20% del tempo in cui rimane accesso. Basterebbe realizzare sistemi per evitare consumi di energia inutile e risparmiare sulla bolletta di almeno 20 euro”.

Si tratta di metodi tutti attuabili?

“Sì, ma in alcuni di questi metodi occorre che la casa costruttrice si impegni a modificare i propri hardware per immettere i sistemi di risparmio nei propri dispositivi. Inoltre, una volta cambiati i protocolli occorre che quest’ultimi vengano messi a disposizione dei device che formano Internet”.

Le comunità scientifiche sono particolarmente interessate a progetti del genere?

“Sì, a parte le pubblicazioni, ho vinto il Working capital di Telecom grazie alla presentazione di un progetto su un modem a risparmio energetico”.

E in Sicilia?

“Non particolarmente, ma solo per l’assenza sul territorio di grosse realtà specializzate in telecomunicazione”.

 

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