PALERMO– Si svolgeranno tra lunedì e mercoledì gli interrogatori di garanzia delle persone coinvolte nell’operazione della squadra mobile di Palermo The Terminal che ha portato agli arresti domiciliari Carmelo Scelta, ex direttore generale della Gesap la società che gestisce i servizi allo scalo Falcone-Borsellino, e Giuseppe Liistro, ex dirigente del settore manutenzioni dello scalo palermitano e attuale dirigente negli scali di Fiumicino e Ciampino. Gli imprenditori e lo stesso Liistro saranno interrogati a Roma da un gip delegato già da lunedì. Mentre Carmelo Scelta, difeso dall’avvocato Enrico Sanseverino si presenterà in Tribunale mercoledì.
Scelta dovrà chiarire quello che gli investigatori hanno descritto come un sistema una presunta associazione a delinquere per garantire, a una ristretta cerchia di imprenditori, l’attribuzione diretta e fiduciaria di incarichi di progettazione relativi allo scalo Falcone-Borsellino. Sono tanti gli appalti finiti nell’inchiesta. Lavori spezzettati in piccoli progetti per consentire l’affidamento agli stessi imprenditori.
In un’intercettazione con l’imprenditore romano Stefano Flammini, anche lui raggiunto da un’ordinanza del gip Walter Turturici, sottoposto alla misura interdittiva della sospensione per un anno da qualsiasi carica societaria, Scelta parla della progettazione della nuova torre di controllo Enav, “incarico pretestuosamente affidato – dice il gip – da Gesap alla società di Flammini in quando la struttura non è di pertinenza della società di gestione dello scalo ma dell’Ente di controllo aereo. Flammini chiede a Scelta di liquidare le fatture perché sono state inserite comunque nel bilancio della società. “Ma emettile le fatture – lo tranquillizza Scelta – futtitinni, tanto non ti abbandono Stefano, ma scherzi?”. Sulla vicenda della torre, anche l’ingegner Antonino Taragnolini (il suo ruolo sarebbe stato progressivamente ridimensionato dopo l’arrivo di Scelta) ha da ridire e non vuole bollare la buona esecuzione della consulenza progettuale. “E’ arrivata – dice – questa che parla di manutenzione piano di sviluppo torre Enav, mi crea ancora di più imbarazzo – dice Taragnolini – secondo me per questa prestazione non ci sono i presupposti per andarla ad esitare così come è stata presentata la fattura”. (ANSA)