SALEMI (TRAPANI) – Da Salemi a Torino per difendere i diritti dei figli delle famiglie omogenitoriali. C’era anche il sindaco della cittadina in provincia di Trapani, Domenico Venuti, tra le trecento fasce tricolori giunte nel capoluogo piemontese per ‘Le città per i diritti’. L’iniziativa è stata promossa per dare una risposta alla direttiva del governo che ha bloccato la trascrizione dei certificati anagrafici dei figli delle famiglie arcobaleno. “Una situazione inaccettabile perché sono le bambine e i bambini, i più vulnerabili, a pagare il prezzo più alto – ha affermato Venuti -. Il diritto dei più piccoli ad avere dei genitori e una vita normale viene messo a rischio da scelte incomprensibili che si innestano poi su un vuoto normativo che rende la situazione ancora più paradossale”. Secondo Venuti “serve intervenire, e subito, con una legge, per impedire un pericoloso passo indietro del Paese sul tema dei diritti fondamentali”.
Sindaci davanti a un bivio
All’assemblea di Torino hanno partecipato anche personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo. C’erano anche giuristi del calibro di Gustavo Zagrebelsky che hanno affrontato le possibili soluzioni al problema. “Il governo ha deciso di scaricare sugli amministratori locali il peso di temi che probabilmente non ha avuto il coraggio di affrontare – ha osservato Venuti -. In questo modo noi sindaci siamo stati messi davanti a un bivio: disobbedire a una direttiva del governo o rispettarla togliendo però tutele sacrosante ai diritti dei più piccoli. È assurdo che, in questo quadro, la disobbedienza civile resti l’unico modo per tutelare i bambini. L’auspicio è che il governo torni sui suoi passi”.