D’Agata, “Il parco avventura si farà| ma non si sa quando lo riapriremo” - Live Sicilia

D’Agata, “Il parco avventura si farà| ma non si sa quando lo riapriremo”

La fuoriuscita dell’acqua dagli argini avvenuta a fine ottobre ha comportato l’allagamento di buona parte antistante l’ingresso dell’area sul lato viale Kennedy.

boschetto della playa
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CATANIA – Degrado, incuria e scenari jungle: è l’immagine che si presenta ai catanesi del boschetto della playa. O meglio che si presentava, dal momento che il boschetto è stato nuovamente chiuso al pubblico già dal novembre scorso e non si sa ancora per quanto. “Non siamo ancora in grado di dire tra quanto potremo riaprirlo” – avverte l’assessore all’Ecologia, Rosario D’Agata contattato da LiveSicilia. “Stiamo lavorando – prosegue – ad un piano d’interventi per riqualificare l’area e poi per far partire la realizzazione del parco avventura che nascerà all’interno del boschetto”.

L’interdizione è stata disposta dall’amministrazione comunale a seguito dello straripamento del laghetto artificiale che si trova all’interno del boschetto. La fuoriuscita dell’acqua dagli argini avvenuta a fine ottobre ha comportato l’allagamento di buona parte antistante l’ingresso dell’area sul lato viale Kennedy. Il terreno si è ridotto un’immensa “distesa d’acqua” poco profonda. Un enorme stagno, insomma. Il risultato complessivo è stato quello di un ambiente poco salubre. Complici, senza dubbio, anche le ondate di maltempo abbattutesi di recente nelle città e le abbondanti piogge che hanno peggiorato la situazione nel suo complesso.

Insomma, l’area è nuovamente off limits per lo svolgimento di qualsiasi genere di attività. Il parco urbano era tornato fruibile ad aprile dopo essere già stato chiuso al pubblico per qualche mese a seguito della tromba d’aria abbattutasi sulla città nel novembre del 2014. L’evento climatico infatti aveva creato parecchi danni, rendendo insicura la tenuta degli alberi.

Ma poi c’è la questione dell’affidamento in concessione di una parte degli spazi per consentire la realizzazione del parco avventura, come accennato dall’assessore. La nascita di quest’ultimo è ormai certa, dunque. Per l’esattezza, il progetto era stato avviato già all’epoca della sindacatura di Raffaele Stancanelli e ereditato dall’attuale giunta. Negli scorsi mesi l’amministrazione comunale ha proseguito l’iter per l’affidamento della gestione dell’area mediante la pubblicazione di un bando di gara pubblico nel settembre 2013. L’importo dell’appalto era pari a 180 mila euro complessivi. La gara è già stata espletata e ci sarebbe anche già il nome della ditta aggiudicataria del bando.

Ma al momento ancora tutto sembra essere fermo, senza contare che l’idea del parco avventura non è piaciuta a molti. E le polemiche a riguardo non si sono risparmiate. Ma D’Agata precisa: “Daremo in concessione appena un quinto della superficie del boschetto. Stiamo lavorando per poter consegnare quella parte del boschetto alla ditta che si è aggiudicata l’appalto. Da parte nostra, infatti, è necessaria la realizzazione di una serie di opere preliminari. Ma non sappiamo ancor quanto tempo ci vorrà, e quando sorgerà il parco avventura”.

Tuttavia, il laghetto ceduto sarebbe solo l’ultimo degli eventi che andrebbe a sommarsi allo stato generale di degrado di cui purtroppo il boschetto è stato oggetto negli ultimi mesi. Si tratta di un’area dove sempre meno persone a malincuore possono trascorrere qualche ora all’aria aperta. A riguardo si sono anche rincorse varie lamentele sui social. “L’ultima volta che siamo stati al boschetto – raccontano dei ragazzi – il laghetto era già straripato, il luogo era pieno di zanzare, appariva già molto trascurato e abbandonato. E’ evidente come non si facesse alcuna manutenzione nell’area. E’ un parco bellissimo, ma non comprendiamo perché il Comune anziché tenerlo chiuso, non lo curi come si deve, dando a tutti la possibilità di frequentarlo”. Tra le altre criticità insistenti nell’area, almeno fino a quando era aperto, si aggiungono carenza di manutenzione, rifiuti sparsi e danni causati dagli atti vandalici.

Ma perché 28 ettari di verde pubblico della città versino da tempo in condizioni di totale abbandono, al punto da rendersi necessaria la chiusura, lo abbiamo chiesto direttamente all’assessore D’Agata: “Abbiamo in città un sacco di parchi e di aree da curare, – dice – quindi non riusciamo ad essere presenti sempre e comunque. Sicuramente anche le abbondanti precipitazioni e gli eventi atmosferici degli ultimi tempi hanno determinato il problema del laghetto. Stiamo lavorando per capire il da farsi e per disporre un piano adeguato per il rilancio dell’area e renderla così nuovamente fruibile al pubblico” – conclude l’assessore D’Agata. Ma i sui tempi non si espone.

 


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