Perché è partita la revoca | per gli enti di Formazione - Live Sicilia

Perché è partita la revoca | per gli enti di Formazione

Lo Ial Sicilia è stato l'unico ente al quale finora la Regione ha revocato l'accreditamento. Ma anche oggi, il segretario regionale della Cisl Bernava sottolinea: "Tanti enti sono messi peggio". In 43 sono finiti nella lista di quelli "in bilico". Ecco il perché. L'Efal precisa: "Gli stipendi non erogati sono solo quattro". Logos: "Già pagati i 700 euro". Ecco le altre repliche.

PALERMO – Dai settecento euro dell’ente “Logos” alle diciotto mensilità dell’Efal di Messina. L’universo degli enti di formazione professionale sui quali pende la mannaia della revoca dell’accreditamento è piuttosto vario. Intanto, la revoca vera e propria è piombata solo sullo Ial Sicilia. Oltre ventotto milioni di finanziamento nell’ultimo Avviso 20, e più di 800 dipendenti in organico. Si tratterebbe, però, solo dell’inizio. E anche il segretario della Cisl Sicilia Maurizio Bernava oggi attacca: “Non capisco la revoca allo Ial, quando ci sono diversi enti messi certamente peggio”, dice a Live Sicilia. Ma come sono messi gli enti? A far scalpore, finora, il numero: erano  43 quelli per i quali il procedimento di revoca dell’accreditamento era stato avviato.

Stando ai documenti diffusi dalla Regione siciliana, lo Ial ha “pagato” con la revoca il mancato versamento di cinque mensilità nella sede di Trapani, quattro in quella di Caltanissetta (da gennaio ad aprile del 2012) e mensilità pari a oltre 123 mila euro per la sede regionale. Ma sono altri gli enti più o meno nelle stesse condizioni, stando sempre ai dati della Regione, che sono frutto delle ispezioni. E fatta salva anche la buona fede e le precisazioni degli enti, che hanno già protestato: “Abbiamo le carte in regola”.

Dei 43 in lista, ben 18 enti per i quali è stata avviata la revoca sono della provincia di Messina. La Coo.tur società cooperativa di Capo d’Orlando non avrebbe erogato oltre 25 mila euro per contratti atipici, poi ecco l’Afel di Messina (2.400 euro), C.U.F.T.I di Taormina (59.500 euro), Esfo di Sant’Agata di Militello (oltre 126 mila euro), Esac di Messina (quasi 7 mila euro), Euris di Pagliara (162 mila euro), Genesi di Messina (quasi 52 mila euro), Giovanni XIII di Torregrotta (oltre 7 mila euro), Ismerfo di Messina (una sola mensilità: maggio 2012), Jasna Gora di Caprileone (oltre 7.200 euro), Studio Milone group di Brolo (quattro mensilità: da gennaio ad aprile 2012), Trinacria di Sant’Agata di Militelo (quasi 7.600 euro), Lumen (quasi 7.300 euro), Ancol-Barcellona Pozzo di Gotto (oltre centomila euro), Training Service (59.500 euro), San Pancrazio-Giardini Naxos (tredicesima del 2011 oltre a 8.800 euro per lavoratori atipici), Consorzio Insieme-Messina (quasi 115 mila euro) e l’Efal-Messina che non avrebbe pagato le mensilità dal gennaio del 2011 al maggio del 2012. Diciotto mensilità. “Ma la revoca è giunta – insiste Bernava – solo sullo Ial, che si trovava in una situazione certamente meno grave di quella di altri enti”.

Sono quattro gli enti “in bilico”, invece, in provincia di Trapani. Per tutti loro, le irregolarità riguarderebbero il Prof 2011 e consisterebbero in “mensilità non corrisposte” che variano da un minimo di due (è il caso dell’Usmi e del Cipa-At, anche se in questo caso “manca” anche la tredicesima e il Tfr) a un massimo di cinque (è il caso di “Medea” e della sede trapanese dello Ial).

A Caltanissetta, invece, non sarebbero state erogate, stando alle ispezioni della Regione, quattro mensilità a cavallo tra la fine del 2011 e i primi mesi del 2012. All’Ecap, sempre a Caltanissetta, invece, la “colpa” di non avere erogato la sola mensilità del dicembre 2011.

Nella provincia di Catania gli enti “avvisati” sono 6. Per tutti gli enti della provincia etnea, la Regione fa riferimento a una informativa resa all’Autorità giudiziaria per il reato di truffa. Per due di questi enti, l’associazione Eris e l’Enaip Asaform ecco anche un paio di mensilità non pagate. Gli altri enti del Catanese sono: Ecap- Catania, EuroForm – Progettazione e servizi Formativi di Presti Alberto &C s.a.s, AS. Gruppo Euroconsult, e Associazione Regionale Ciofs-Fp Sicilia. In provincia di Palermo, invece, gli enti per i quali è stato avviato l’iter di revoca sono cinque. In questo caso, stando alle ispezioni del governo, la situazione più grave sarebbe quella del Centro Filippo Buonarroti, che non avrebbe corrisposto ai suoi dipendenti sette mensilità più la tredicesima del 2012. Per gli altri, invece, la contestazione riguarda la mancata erogazione di compensi per “prestazioni lavorative con contratti atipici”. Sono quattro per l’Engim, 77 per l’Eureca , 86 per l’Is.For.D.D., 70 per l’Ismerc.

I motivi della diffida agli enti del Ragusano, invece, sono stati quantificati direttamente in euro. Sono sei, anche in questo caso. La situazione più grave quella dell’Enaip che non avrebbe erogato 381 mila euro di stipendi. La sede dello Ial in provincia di Ragusa, invece, non avrebbe versato 123 mila euro. A seguire, ecco i 53 mila euro “contestati” al Formed, i 9.400 a Promoter Sud, i 5.900 euro al “Centro Studi Ibleo”, fino al centro Logos. La notizia dell’avvio del procedimento di revoca avrà un po’ sorpreso i titolari dell’ente. Le cifre che non sarebbero state corrisposte, infatti, ammontano a… 735 euro. “Avevamo l’obbligo – spiegano dagli uffici dell’assessorato – di avviare il procedimento anche per cifre irrisorie. Ma in questi casi la situazione potrà essere risolta in dieci-quindici giorni”. Per i casi più gravi, invece, è corsa contro il tempo. Per evitare di fare la stessa “fine” dello Ial.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI