Dal traffico ai rifiuti, a Palermo è arrivato il tempo della 'rivoluzione'?

Dal traffico ai rifiuti, a Palermo è arrivato il tempo della ‘rivoluzione’?

Occorre vigilare anche sulla sicurezza negli ospedali
L'OPINIONE
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Tre gli argomenti di stretta attualità che desideriamo oggi analizzare brevemente. Due riguardano Palermo, il terzo non si riferisce soltanto al capoluogo siciliano.

Il nuovo corso di Colucciello

Primo argomento, il nuovo corso inaugurato dal neo comandante della Polizia municipale di Palermo, il tenente colonnello dei carabinieri Angelo Colucciello. Almeno così pare dalle sue prime dichiarazioni rese in questi giorni e, soprattutto, dai primi interventi su strada in alcune zone della città, interventi di controllo e sanzionatori che promette di estendere all’intero ambito cittadino, periferie e borgate marinare comprese, rendendoli ordinari evitando la solita sceneggiata una tantum.

Da tempo predichiamo ciò che ora, con grande soddisfazione, sentiamo dalla viva voce del comandante Colucciello. I palermitani, non tutti grazie a Dio, non amano le regole, non le rispettano e solo il controllo costante e le relative sanzioni in caso di trasgressione potranno produrre effetti duraturi, con immensi benefici sulla qualità della vita cittadina. Osserveremo con attenzione se effettivamente siamo dinanzi a una svolta o a un isolato e temporaneo recupero delle principali funzioni dei “caschi bianchi” nella speranza che arrivino le necessarie assunzioni di personale e le dotazioni materiali.

Emergenza rifiuti e assunzione di responsabilità

Entriamo, adesso, nel cuore del secondo argomento, un argomento di fuoco: la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti a Palermo. Ne abbiamo scritto recentemente. Non si riesce a uscire dalla perenne emergenza, dai conflitti, specialmente finanziari, tra Rap (la partecipata che se ne occupa) e Comune, tra sindacati e azienda, tra sindacati e amministrazione comunale.

Il sindaco Roberto Lagalla ha preannunciato provvedimenti in assenza di rapidi cambiamenti concreti e virtuosi. Non credo sia il caso di attendere ancora caro sindaco, si agisca. Nel frattempo, occorre un’assunzione corale di responsabilità degli attori in campo, penso particolarmente al Consiglio comunale, per il bene della città. L’ausilio straordinario di ditte private per la raccolta di montagne di rifiuti sparse ovunque non è un bel segnale.

I cittadini onesti pagano una tassa assai salata (Tari), mentre non si sa come contrastare il grave fenomeno dell’evasione della Tari. Eppure non dovrebbe essere impossibile considerati i moderni mezzi di accertamento su chi paga e chi no i tributi dovuti. Ci aspettiamo pure qui una vera rivoluzione.

I predoni degli ospedali

Il terzo argomento, leggendo la cronaca, provoca rabbia e sconcerto. Si tratta della serie interminabile di furti e atti di vandalismo a danno degli ospedali siciliani. Nonostante, così ci è sembrato di capire, consistenti somme di denaro pubblico spese per la vigilanza e la sicurezza dei nosocomi. Già la sanità pubblica in Sicilia soffre di una pesante condizione di crisi e di inadeguatezza rispetto alle esigenze di assistenza e di prevenzione e cura delle malattie che emergono dal territorio, ci mancava l’inarrestabile attività predatoria di criminali che evidentemente considerano le strutture sanitarie luoghi in cui è facile rubare e saccheggiare nella totale impunità.

Sorge il sospetto che possa esserci un’abile regia dietro, sicuramente gli organi inquirenti e di polizia porranno fine all’assalto ai nostri ospedali, però è la politica che deve fare la sua parte, innanzitutto spendendo meglio le risorse per un’efficace vigilanza dei siti sensibili dedicati alla salute pubblica. Insomma, ci attendiamo immediate misure su tale inaccettabile andazzo.

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