Il governo regionale ha istituito un Fondo di garanzia, appostando 12 milioni di euro, per consentire l’accesso a forme di microcredito alle famiglie siciliane in difficoltà. Attraverso un bando pubblico, che sarà pubblicato entro una decina di giorni, sarà selezionato un intermediario finanziario che gestirà il fondo, saranno inoltre attivate delle convenzioni con le banche disponibili a partecipare all’operazione. “Non c’è alcun blocco della spesa – ha spiegato Lombardo rispondendo alle domande dei giornalisti – ma la decisione di concentrarsi su una spesa di qualità, chiudendo con il passato quando gli interventi erano frazionati in mille rivoli e per cattedrali nel deserto”.
“Con questo intervento – hanno detto Lombardo e l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao – vogliamo rispondere al fabbisogno concreto delle famiglie che hanno difficoltà ad accedere al credito e per questo motivo, come mi ha confermato anche il direttore della sede siciliana di Banca d’Italia, che ho incontrato in questi giorni, spesso finiscono nelle mani degli usurai.
Il fondo della Regione coprirà fino all’80% l’eventuale default delle famiglie che potranno richiedere fino a un massimo di 6 mila euro a un tasso d’interesse che l’assessorato all’Economia prevede tra il 4 e il 5 per cento (Taeg). “Il fondo, finanziato all’inizio con 5 milioni di euro e ora aumentato a 12 mln – ha spiegato Armao – potrà essere ulteriormente incrementato da contributi da parte di fondazioni e associazioni”.
E’ prevista inoltre la costituzione di un Comitato di microcredito con sei componenti, tre espressione del mondo bancario e tre del mondo delle associazioni. Il gestore del fondo, secondo quanto previsto nell’avviso pubblico, dovrà investire nella campagna di informazione per la pubblicizzazione dello strumento finanziario. Le banche che aderiranno all’iniziativa dopo l’apposita firma di una convenzione con la società di gestione del fondo valuteranno le richieste di finanziamento sulla base di due ambiti previsti per decreto: istruzione ed esigenze abitative-sanitarie e progetti di vita delle famiglie.
Saranno associazioni no profit e onlus (ha già aderito la Caritas) il primo presidio sul territorio a cui si potranno rivolgere le famiglie. “Le organizzazioni – ha spiegato il dirigente regionale Salvatore Taormina – rilasceranno un parere sulle richieste di finanziamento delle famiglie che poi si potranno recare negli sportelli delle banche che hanno aderito al progetto. Le domande ammesse saranno inoltrate per via telematica al gestore del fondo che provvederà a coprire la linea di credito, a garanzia, fino al completamente dell’ammortamento”. Il fondo di microcredito è rivolto alla tipologia di famiglie individuate dalla legge 10 del 2003: vincoli di matrimonio, parentele, affido o adozione. Per l’assessore Armao i primi finanziamenti garantiti dal fondo di microcredito saranno erogati già a gennaio.