PALERMO – Uil all’attacco del governo regionale sulla formazione professionale. “Il governo Schifani aveva assicurato che tutte le spese affrontate dal 2022, e sino ad oggi, sarebbero state saldate a partire da questo mese – affermano Giuseppe Raimondi (Uil Sicilia) e Ninni Panzica (Uil Scuola) -. Ci accorgiamo, invece, che l’annuncio dato alla stampa dall’assessore al Bilancio, Marco Falcone, non corrisponde al vero e che forse se ne parlerà fra circa tre mesi. Almeno per quanto riguarda i fondi extraregionali distribuiti in numerosi capitoli di spesa che riguardano enti di formazione, imprese e politiche attive del lavoro”.
“La Regione non onora i suoi impegni”
Secondo il sindacato, quindi, “la Regione non onora i propri impegni e accresce la sua inaffidabilità”. Raimondi e Panzica aggiungono: “I lavoratori della formazione professionale, impegnati nei corsi già dallo scorso ottobre, continueranno a non essere pagati. Otto mesi senza soldi e con spese da affrontare ogni giorno”. E i segretari continuano: “Alcuni di questi capitoli di spesa, ricordiamo, si avvalgono dei fondi extra regionali. Riguardano corsi destinati ai minori alle imprese che hanno l’obbligo di assumere il 25% dei formati nonché agli interventi di qualificazione e riqualificazione destinati ai beneficiari del Progetto Gol, vera riforma delle politiche attive”.
“Subito misure straordinarie”
“Sino ad oggi però la Regione non ha dato risposte ai siciliani e ai lavoratori, deve ancora iniziare l’accertamento dei residui di bilancio dei fondi extraregionali – concludono -. Se, però, si impiega tutto questo tempo per una operazione di verifica ordinaria, quanto tempo impiegherà per spendere e rendicontare entro il 2023 tutte le risorse assegnate alla Sicilia che ammontano a 100 miliardi circa? Chiediamo misure straordinarie e risposte concrete subito. Questo sindacato è pronto alla mobilitazione, non possiamo più perdere tempo. Diciamo “basta” all’immobilismo degli assessori alla Formazione e al Bilancio”.