PALERMO – Danneggiata l’auto del consigliere comunale del Movimento cinque stelle a Palermo Giulia Argiroffi, componente della commissione Urbanistica di Palazzo delle Aquile. Ignoti hanno distrutto il parabrezza dell’auto, sgonfiando le quattro ruote e conficcando due chiodi negli pneumatici. L’auto è stata inoltre aperta forzando la serratura: gli interni sono stati vandalizzati e il cruscotto distrutto.
Solidarietà è stata espressa dal collega di Argiroffi, Ugo Forello, con un post sulla sua pagina Facebook: “Ha subito diversi episodi di furti e danneggiamenti in questi mesi, non é mai stata sola, e mai lo sarà”, dice Forello. “Può contare sul supporto di diverse centinaia di attivisti e cittadini palermitani e sulla solidarietà dei portavoce del movimento e di tanti altri consiglieri comunali”, aggiunge l’ex capogruppo pentastellato a Sala delle Lapidi”.
Secondo Forello “le attività in seconda commissione sono molto delicate e continueranno ad essere svolte con la forza e determinazione di sempre, per garantire la trasparenza e la correttezza delle procedure amministrative, specie nel settore dell’edilizia e della mobilità”. L’ex capogruppo M5s chiede “una presa di posizione collettiva” da parte del consiglio comunale affinché venga no espresse “solidarietà e vicinanza, senza se e senza ma”.
Solidarietà ad Argioriffi è arrivata anche da Antonio Ferrante, componente dell’assemblea nazionale del Pd: “Oltre ogni divergenza politica restiamo uniti contro le intimidazioni e la violenza”, ha affermato. “Non possiamo che esprimere solidarietà e vicinanza alla consigliera comunale del M5s di Palermo, Giulia Argiroffi, la cui automobile è stata gravemente danneggiata. Un segnale inquietante su cui si dovrà fare luce”, ha sottolineato il segretario provinciale Idv e consigliere comunale di Palermo Paolo Caracausi. E in serata “massima solidarietà” è arrivata anche dal sindaco, Leoluca Orlando. “A nome mio personale e a nome dell’Amministrazione – ha affermato -. Ci auguriamo che gli organi competenti individuino quanto prima gli autori di questi atti indimidatori e li assicurino alla giustizia per garantire a tutti di svolgere in libertà e serenità il proprio ruolo”.