Danni ai raccolti e coltivazioni |Grosso: "Tutelare i braccianti" - Live Sicilia

Danni ai raccolti e coltivazioni |Grosso: “Tutelare i braccianti”

La nota diffusa a tutela dei braccianti agricoli dal segretario generale Sifus, Maurizio Grosso.

Dopo l'ondata di gelo
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CATANIA – “Gli enormi danni alle coltivazioni (agrumeti, carciofeti, ecc), causati dalle recenti nevicate e gelate, stanno mettendo in ginocchio le aziende agricole e l’economia delle nostre comunità. Per queste ragioni abbiamo già chiesto al governo Gentiloni e al governo Crocetta di adoperarsi, immediatamente, per attivare i meccanismi idonei a riconoscere lo stato di calamità al territorio e quindi, le necessarie agevolazioni alle imprese dell’agroalimentare” – lo dichiara Maurizio Grosso, segretario generale Sifus Confali.

“Bisogna prendere atto – prosegue – che i danni non sono solo per le aziende ma anche e soprattutto, per i braccianti che ci lavorano durante le varie fasi della produzione, che adesso si trovano nella condizione di perdere le giornate di lavoro. Trattasi, solo in provincia di Catania, di circa 28 mila lavoratori. Anche nell’ipotesi del riconoscimento dello stato di calamità, i braccianti che avranno lavorato nella stragrande maggioranza delle aziende agricole, non potranno accedere ad alcun beneficio atto a ridurre il danno delle mancate giornate lavorate”.

“I braccianti, infatti, a causa di un accordo capestro, promosso da CGIL-CISL-UIL e da Cia-Coldiretti, Confagricoltura, poi diventato legge nel dicembre del 2007, non hanno alcuna tutela, assistenziale e previdenziale, in caso di impedimento involontario del lavoro dovuto ad avversità metereologiche. Per queste ragioni, il governo Gentiloni deve farsi carico, rapidamente, dell’istituzione di una norma che sancisca la reintroduzione della cosiddetta “riconferma delle giornate lavorative dell’anno precedente” nel caso di calamità accertata con decreto. Per rivendicare la cosiddetta riconferma delle giornate lavorative, ma anche una efficace lotta al lavoro sfruttato in nero per il riconoscimento del lavoro bracciantile quale lavoro-usurante, la nostra organizzazione sindacale – spiega Grosso – ha inviato un “piano strategico” al governo ed al parlamento e presto lo presenterà alla stampa. La prossima settimana sono previsti incontri con i parlamentari nazionali catanesi a cui verrà chiesto di farsi carico della questione” – conclude Grosso.

 


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