Dedicato alle vittime in Florida | Ecco il Palermo Pride 2016 - Live Sicilia

Dedicato alle vittime in Florida | Ecco il Palermo Pride 2016

La parata il 18 giugno. Dal 16 al 25 giugno tutti gli eventi al Castello a Mare.

La presentazione
di
5 min di lettura

PALERMO – Un pride che non è esclusivamente la casa delle rivendicazioni delle battaglie del movimento LGBT perché, quest’anno, apre le porte a un tema delicatissimo come quello delle migrazioni. Dopo il polverone delle scorse settimane, sollevato da un gadget realizzato da un’azienda extra-coordinamento, il Palermo Pride presenta lo slogan. “Migrare è umano. Identità in attesa di giudizio”. E inevitabile è la dedica alle vittime della strage di Orlando, in Florida, dove un uomo ha ucciso 50 persone all’interno di un locale gay. Il lavoro, i movimenti delle donne, l’educazione all’affettività, i diritti umani, gli spazi pubblici, sono i temi che negli scorsi anni hanno animato la manifestazione. Quest’anno però, al centro dell’evento c’è il tema delle migrazioni. Migrazioni da paese a paese, ma anche da identità a identità, non dimenticando così tutte quelle persone che vivono con un giudizio sospeso, che attendono il ‘permesso’ per vivere.

Per il settimo anno consecutivo il Pride ha omesso la parola ‘gay’. Perché, sin dalla sua prima edizione, l’evento ha avuto un carattere inclusivo ed è stato fortemente sentito dalla città stessa. Numeri altissimi che hanno registrato, nel Pride Nazione del 2013 a Palermo, picchi unici. La parata del 18 giugno, però, quest’anno non sarà l’evento conclusivo. Dopo seminari universitari, dibattiti, laboratori, infatti, verrà inaugurata ‘Casa Pride’, al Castello a Mare. È lì che, in due settimane, si articoleranno gli eventi del Pride Weekend dal 16 al 18 e dal 24 al 25 giugno, tra concerti, feste e spettacoli. E sarà proprio Casa Pride il punto di arrivo della parata del 18 giugno che da piazza Marina, percorrerà corso Vittorio Emanuele, via Roma, piazza Don Sturzo, piazza Castelnuovo, via Ruggero Settimo e via Cavour.

Durante la parata, il 18 giugno, un convoglio di aiuti partirà da Londra per raggiungere il campo di rifugiati di Calais. Il Palermo Pride, infatti, quest’anno supporta ‘Convoy to Calais’, portando volontari, cibo, medicine e ogni genere di conforto. Dallo scorso anno, inoltre, il Palermo Pride ha avviato una collaborazione con LGSM, Lesbian and Gay Support the Miners, un collettivo londinese che, con il lavoro a supporto dei minatori negli anni tragici del governo Thacher, ha affermato l’importanza dell’impegno comune tra vertenze sociali apparentemente differente. Durante la parata, così, una parte di quello storico collettivo salirà sul carro.

La madrina di quest’anno è un vero e proprio simbolo per tutta la comunità. Stefania Pennicchi, infatti, è la prima poliziotta transessuale italiana che vive e lavora nella provincia di Milano. Durante la conferenza stampa è stato presentato anche il documento politico che mette al centro il tema delle migrazioni e delle persone migranti, ispirato al filosofo Paul Preciado. “Lo abbiamo fatto con la consapevolezza di chi sceglie di stare dalla parte giusta della storia, quella in cui ‘migrare dovrebbe essere una scelta ed una opportunità, un diritto prima ancora che una necessità – si legge -. Quando parliamo di migrazioni e di persone migranti non stiamo parlando di altro né rispetto al Movimento Lgbt, né rispetto agli sfruttati di tutta Europa, ma stiamo parlando di noi. La violenza della discriminazione fondata sul genere e sull’orientamento sessuale è una delle ragioni per cui si fugge dai luoghi di origine”.

Come ogni anno, ad inaugurare il Palermo Pride, il sindaco Leoluca Orlando. “Considero il 1800 l’anno dei diritti dell’uomo, il 1900 quello dei diritti delle donne, il 2000 quello dei diritti dei migrati. Non aspettiamo un altro secolo per affrontare e riconoscere i diritti degli Lgbt”. Il professore, durante l’incontro alla sala Onu del teatro Massimo, ha manifestato la propria solidarietà per la strage al locale gay di Orlando che ha fatto oltre 50 vittime. “Da oggi, sino alla fine del Pride, saranno disposte le bandiere a mezz’asta nel palazzo di città e a villa Niscemi – conclude Orlando -. Una forma di solidarietà per le vittime di questo massacro. Il Pride Palermo si conferma ancora una volta più avanti di tante altre realtà del mondo per il riconoscimento dei diritti di tutti e di ciascuno”. Un Pride, dunque, che è parte della città stessa, come precisa l’assessore alla Partecipazione Giusto Catania. “Palermo è una città che riesce a parlare dei diritti di tutte le persone, vivendo il Pride come parte della sua quotidianità. E con la Carta di Palermo viene riconosciuta la migrazione come un diritto umano fondamentale, proprio come ha fatto il Pride”.  

Il Pride più lungo della storia è anche il primo che si celebra dopo la nascita della legge Cirinnà sulle unioni civili. “Siamo imbarazzati rispetto all’approvazione di questa legge perché non è quella che vogliamo – spiega Massimo Milani, coordinatore del Palermo Pride -. Questa legge è un piccolo passo avanti, ma dà dei diritti limitati perché esclude ad esempio la paternità delle persone. Siamo Lgbt, ma siamo anche genitori. È una legge che, per legge, afferma la diversità degli omosessuali dagli eterosessuali, e per questo è discriminante”. A fargli da eco, Daniela Tomasino. “Se ad una persona veramente affamata dai una briciola, non gli passa la fame semmai aumenta – precisa la portavoce del Palermo Pride -. Non è una legge sufficiente e, in realtà, è persino un insulto se viene vista come l’esito di una legge discriminatoria. Ogni anno, dalla lista delle rivendicazioni della comunità Lgbt, tra cui legge antiomofobia, lotta contro il bullismo, depatologizzazione delle persone trans, sostegno e riconoscimento dei figli delle coppie omosessuali, accesso alle terapie per avere figli, matrimonio egualitario, non riusciamo mai a cancellare una voce. Per questo quest’anno siamo più determinati, se possibile, dello scorso anno”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI