CATANIA – Il centro città che diventa una terra di nessuno durante le ore notturne, soprattutto nei weekend. Risse, spaccio, prostituzione. È la denuncia del Comitato cittadini centro storico Bellini di Catania, che dopo l’ennesima rissa segnalata sabato scorso in piazza Scammacca chiede le dimissioni di Questore e Prefetto. “Hanno lasciato la città a sé stessa” dice Salvo Cannata, portavoce del Comitato cittadini, che insieme ad altre associazioni presenterà una piattaforma sul centro storico ai candidati sindaco.
Le risse
L’ultimo caso è appena di sabato scorso: una grossa rissa in piazza Scammacca, con una trentina di persone che si picchiano o assistono alle aggressioni. Ma lo stesso sabato un’altra rissa ha coinvolto delle persone in via Coppola. “Il problema non sono le risse in sé – dice Salvo Cannata – se non sono le risse sono comunque gli assembramenti, i rumori, gli schiamazzi e la musica ad alto volume fino alle prime luci dell’alba”.
Una situazione per cui i Comitati di cittadini hanno spesso puntato il dito sulle autorità che gestiscono la pubblica sicurezza: “Non ci capacitiamo – dice Cannata – di come il Questore e il Prefetto abbiano deciso di lasciare la città a sé stessa e a questa gentaglia. Non lo capiamo. Se un’area come quella del centro storico è visitata dalle 20 in poi da migliaia di persone, perché viene abbandonata e non c’è alcun tipo di presidio? È fuori da ogni logica”.
“Lo stato assente”
Il Comitato cittadini centro storico Bellini denuncia soprattutto l’assenza dello Stato nel centro storico di Catania: “I due soggetti che devono proteggere l’ordine pubblico in città – dice Cannata – hanno deciso di abbandonare scientemente il centro città? Come mai non si pongono il problema che, senza alcun presidio, lì ci possono essere risse, spaccio, ubriachi che rischiano di fare danno, prostituzione che viene esercitata nei quartieri? Come mai questi signori non fanno il loro mestiere? Il compito di questi signori sarebbe di fare rispettare le leggi a chi vive il centro storico”.
Le risse quindi come segnale di una resa? “Sono il sintomo dell’abbandono da parte dello Stato della zona del centro storico – dice Cannata – nella Ztl del centro diversi mezzi entrano comunque. Se ci fosse un presidio da parte di un fantoccio di istituzione questa gente non entrerebbe e si preverrebbe molta illegalità. Di fatto la Ztl ha impedito a molta gente perbene di entrare nella Ztl e reso queste strade dei circuiti per delinquenti”.
Il presidio
“Il punto – prosegue Cannata – è presidiare il territorio, ed è da incoscienti lasciare a sé stessi le zone del centro storico e intervenire solo dopo che le cose sono successe. Il prefetto e il questore sanno quello che succede? Sanno che inermi cittadini vengono aggrediti da queste bande libere di scorazzare, spacciare, aggredire nel centro storico? La città è abbandonata a sé stessa e non è un problema dell’assenza di sindaco, ma l’assenza delle istituzioni”.
Proprio su questi temi il Coordinamento dei comitati del centro storico ha deciso di intervenire nel dibattito elettorale con un programma contenente i punti qualificanti delle sue proposte: “Un contratto – si legge nella piattaforma – da stipulare con la futura amministrazione della città per la riqualificazione del centro storico”. Tra le diverse proposte, la programmazione commerciale-urbanistica degli insediamenti commerciali in centro storico, il controllo per il rispetto di Ztl e zone pedonalizzate, intensificazione dei controlli di Polizia locale.