Degrado centro storico |Interviene il Siap - Live Sicilia

Degrado centro storico |Interviene il Siap

Il segretario del Sindacato appartenenti alla Polizia interviene dopo gli episodi di degrado in centro storico segnalati dai cittadini. "I poliziotti sono sempre pronti ad adoperarsi per il bene della collettività - afferma - ma certamente non sono i risolutori dei mali della città".

CATANIA – E’ ormai sistematico i cittadini e i commercianti del centro storico sono costretti ha convivere con il degrado delle zone dei pub. Decine di senza tetto, prostitute, delinquenti e tanto caos, questo è quello che presenta il centro storico catanese agli occhi di visitatori della sera e turisti. Un territorio conquistato da vandalismo e sottocultura sociale, condito da sfregio permanente delle regole spesso anche dal cosi detto popolo della notte. Si, perché il centro è un posteggio di Suv e altre vetture di grossa cilindrata ed è un circuito, con centinaia di moto e macchine che sfrecciano incuranti della folla per strada.

Di tutto questo l’unica domanda posta da tutti è rappresentata dalla richiesta d’intervento delle Forze dell’Ordine. Il Siap proprio a difesa dei cittadini e dei lavoratori in divisa vuole però far riflettere a chi ha l’onere di dare risposte alla gente. Ribadiamo che mal costume e degrado non possono essere affrontati con i poliziotti se questi non vengono adeguatamente muniti di strumenti normativi. In questo Paese non è possibile assicurare la certezza della pena, un aggressore delle Forze dell’ordine è sempre denunciato a piede libero così come lo spacciatore di modiche quantità etc. figurarsi posteggiatori, senza tetto e ubriachi.

Perché per trattare un soggetto responsabile di: parcheggio abusivo, prostituzione o di disturbo in generale, costui deve essere trattato con procedimenti lunghi per poi lasciato libero di ristornare a fare quello che già faceva, siamo di fronte all’impossibilità di operare, se poi ad operare sono solo tre poliziotti e un camper contro un esercito di persone sconosciute si rischia seriamente di provocare rischio per i soli poliziotti. Sono stati sostituiti i Vigili Urbani ai varchi della ZTL con telecamere e addetti vari, come se in questa città i malintenzionati o vandali che siano, possono essere fermati da telecamere e addetti alla viabilità; non si è strutturalmente intervenuti su queste zone che sono buie e senza un ordinaria pulizia.

Quindi la zona è diventata una zona a traffico illimitato e la caratteristica delle vie permette con estrema facilità ai malintenzionati di operare indisturbati. Chiaro che tutti i malintenzionati minacciano la tranquillità di visitatori e residenti, ma sono certamente favoriti da una buona dose di favoreggiamento ( non si denuncia) e dalle concause del degrado. Il Camper in Piazza è una soluzione ma non vogliamo che i poliziotti siano trasformati in osservatori del degrado. Le Autorità cittadine sono corresponsabili dello stato in cui versa il centro storico e aggiungo anche le periferie, che siano emanate ordinanze adeguate e dati gli strumenti alla forze dell’Ordine affinché sia possibile eliminare i problemi.

La prostituzione non è reato in se, ma in questa città non è più tollerabile, e tanti cittadini ne sono complici, che a queste donne sia permesso di stazionare in Viale Africa, tutto il centro storico, nella circonvallazione e in ogni angolo di questa città ma è altrettanto vero che con l’attuale legislazione le Forze dell’Ordine non possono intervenire in maniera risoluta. Inoltre, la Questura, non è adeguatamente munita di locali per far stazionare le prostitute fermare per identificazione e accertamenti e mantenerle per lunghi periodi, ricordo che le strutture della polizia interessate si trovano in via Manzoni e via Ventimiglia strade assediate dal “popolo della notte”. Invito i politici e le autorità cittadine a visitare i luoghi di lavoro dove operano i poliziotti catanesi e dove sono costretti a tenere i soggetti fermati, sotto la propria responsabilità si intende. I Poliziotti sono sempre pronti ad adoperarsi per il bene della collettività ma certamente non sono i risolutori dei mali della città.


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