Delfino arenato sulla spiaggia |"Sarebbe ancora vivo se..." - Live Sicilia

Delfino arenato sulla spiaggia |”Sarebbe ancora vivo se…”

Un lettore racconta i momenti del salvataggio del delfino nel litorale di Agnone, tra Catania e Siracusa, e denuncia il disinteresse delle autorità competenti.

lettera in redazione
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2 min di lettura

La scorsa notte (verso le 23:00), trovandomi in compagnia di amici presso la spiaggia di Agnone Bagni (Siracusa), con altre persone abbiamo rinvenuto un cucciolo di delfino “arenato” ma ancora in vita (si trattava di un maschio di “Stenella”). Il piccolo è successivamente morto (alle 3:00) anche grazie al MANCATO/INESISTENTE/SUPERFICIALE INTERVENTO della Capitaneria di Porto di Augusta (contattata decine e decine di volte nel corso della notte).

Molti “civili” si sono gettati in acqua per aiutare il povero animale in difficoltà, senza preoccupazione alcuna circa le pessime condizioni del mare (una donna, la sig.ra Vecchio, proprietaria del Ristorante “il Triangolo”, ha abbandonato la propria clientela per tuffarsi in acqua, uscendo solo dopo oltre due ore ma con il delfino tra le braccia).

La Capitaneria di Porto ha inviato due giovani marinai, i quali si sono inspiegabilmente limitati ad “osservare” i tentativi di salvataggio posti in essere dalla “gente comune” (questi ultimi hanno ripetutamente rischiato la propria vita al fine esclusivo di salvare un povero animale in difficoltà. Ciò soprattutto in considerazione delle critiche condizioni meteo della scorsa notte). Nessuna direttiva. Nessun consiglio. Nessun intervento! Solo l’utilizzo ad intermittenza di una (e dico UNA) torcia, per permettere ai poveri soccorritori di non perdersi tra le onde.

Vani sono stati i numerosi tentativi posti in essere da tutti noi e volti a sollecitare un pronto e concreto intervento da parte di soggetti “qualificati”.

Solo promesse perché nessuno è mai intervenuto!

Due carabinieri della compagnia (presumo) di Agnone hanno dimenticato di indossare la divisa per aiutare uomini e donne nel trasporto del pesante animale.

La carcassa dell’animale è stata prelevata dall’Istituto zooprofilattico di Palermo solo in data odierna (alle ore 16:00).

Fa riflettere che nel 2016 non siamo ancora attrezzati per far fronte ad esigenze di tal genere (mancanza di “personale qualificato”). Il delfino sarebbe ancora vivo se la Capitaneria di Augusta avesse inviato personale diverso dalle due “anime pie” (successivamente scomparse).

Allo stesso modo, fa “male” il disinteresse mostrato dalle autorità. In realtà, provo un pizzico di vergogna.

Un Vostro lettore.

 


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