Opposizione all'attacco |Navarria:"E' una svendita" - Live Sicilia

Opposizione all’attacco |Navarria:”E’ una svendita”

Il presidente della commissione partecipate, Francesco Navarria (nella foto), accusa l'amministrazione Stancanelli di avere "svenduto" le aziende a partecipazione comunale. "Il piano - spiega - è un tentativo in extremis di fare cassa a danno di molti lavoratori e dei servizi pubblici".

Riordino società partecipate
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CATANIA-Con oltre 4 anni di ritardo rispetto agli obblighi di adeguamento normativo, su impulso delle prescrizioni della Corte dei Conti, è stata approvata la proposta di svendita delle società partecipate, e ciò all’ultimo minuto dell’ultimo giorno prima del dissesto. Eppure l’intero Consiglio comunale da diversi anni attraverso mozioni e ordini del giorno aveva impegnato il sindaco Stancanelli a far pervenire in aula una proposta di delibera in tempo utile per avviare un serio approfondimento.

Le critiche, che il sindaco Stancanelli definisce demagogia come è sua cultura politica, sono giunte questa volta non solamente dalle opposizioni ma dalla sua stessa maggioranza che si è detta “imbarazzata” e che ha sancito attraverso le dichiarazioni in aula di molti capigruppo la fine di questa sua gestione politica!

In verità, contrariamente ai suoi falsi annunci, la gestione di questa amministrazione in tema di società partecipate è stata definita dalla stessa Corte dei Conti deficitaria e il piano di svendita è un tentativo in extremis di fare cassa a danno di molti lavoratori e dei servizi pubblici.

Una gestione che ha prodotto milioni di debiti e che si è contraddistinta dall’assenza in seno ai Cda di qualsiasi management in grado di risanare le singole partecipate; al contrario Stancanelli si è contraddistinto per aver posizionato, in alcuni casi a ridosso della recente campagna elettorale per le regionali, ex assessori ed ex consiglieri comunali trombati e quindi ripescati nei ruoli di potere; altri ancora percepiscono dal Comune di Catania somme superiori a 180 mila euro l’anno, altro che risanamento.

Ora, con l’approvazione di questa delibera, si aprono le porte ad interessi privati i cui effetti dovranno verificarsi nei prossimi mesi. Resta la soddisfazione personale di aver salvato attraverso un mio emendamento, condiviso da tutta la maggioranza, la società Sidra mentre quelli relativi all’Asec sono stati bocciati, purtroppo.

 


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