Denuncia il racket e si uccide | "Era sommerso dai debiti" - Live Sicilia

Denuncia il racket e si uccide | “Era sommerso dai debiti”

Il procuratore aggiunto Agueci

La tragica storia di Giuseppe Sciortino, il costruttore che si è impiccato a Bagheria a marzo scorso, è stata raccontata durante la conferenza stampa dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci. L'Ance Palermo: "Ci costituiremo parte civile".

Il blitz di Bagheria
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PALERMO- C’è anche la storia di un imprenditore edile che ha denunciato il racket e si è poi suicidato nelle vicende scoperte dai carabinieri che hanno fermato, la scorsa notte, 31 tra boss e gregari della cosca di Bagheria. La tragica storia di Giuseppe Sciortino, il costruttore che si è impiccato a Bagheria a marzo scorso, è stata raccontata durante la conferenza stampa dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci. “Sciortino – ha detto – ha coraggiosamente denunciato i suoi estortori che lo avevano portato alla rovina economica. Poi, sommerso dai debiti, si è suicidato”.

*Aggiornamento ore 17.04
“La verità portata alla luce dai Carabinieri e dalla magistratura, che questa mattina ha fermato nel bagherese trentuno persone accusate di far parte di Cosa nostra, ci lascia sgomenti. Tra i taglieggiati dalla mafia ci sarebbe anche Giuseppe Sciortino, l’imprenditore edile bagherese che aveva denunciato i sui estorsori e che poi, lo scorso marzo, si è tolto la vita perché non riusciva a fare fronte ai debiti accumulati”. Lo afferma il presidente di Ance Palermo, Fabio Sanfratello. “La drammatica vicenda di Sciortino è purtroppo la tragica testimonianza del fatto che, a soffocare l’edilizia, oltre alla crisi, ci siano ancora e sempre vecchie logiche mafiose che, francamente, vorremmo esserci lasciati alla spalle. Per questo l’Associazione dei costruttori edili di Palermo ha deciso, ancora una volta e, in questo caso, in maniera ancora più incisiva, di costituirsi parte civile nel procedimento che vedrà imputate queste persone e di devolvere l’eventuale ricavato dal risarcimento danni alla famiglia dell’imprenditore Sciortino alla quale ribadisce ancora una volta tutta la propria vicinanza e solidarietà”. Il presidente di Ance Palermo, inoltre, ribadisce a tutti gli imprenditori la necessità di denunziare eventuali episodi intimidatori e di taglieggiamento “perché – conclude – l’unica strada percorribile per la lotta alla mafia, passa dalla denunzia dei singoli. Poi lo Stato farà la sua parte”.

 

(Fonte ANSA)


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