Detenuto muore nel carcere di Giarre| Il direttore: “Sconfitta per lo Stato” - Live Sicilia

Detenuto muore nel carcere di Giarre| Il direttore: “Sconfitta per lo Stato”

Un arresto cardiaco avrebbe causato la morte del detenuto. La Procura ha comunque aperto un’inchiesta.

GIARRE. Non ci sarebbero dubbi sulle cause naturali del decesso, avvenuto nella notte tra il 24 ed il 25 aprile scorsi, di N. S., detenuto all’interno dell’Icatt, Istituto a custodia attenuata, del carcere di Giarre. Il 32enne, trovato senza vita alle sei del mattino da un agente dell’istituto penitenziario, sarebbe morto per un arresto cardiaco. Sull’episodio indagano comunque i carabinieri della Compagnia di Giarre.  Il sostituto procuratore di Catania Angelo Brugaletta ha infatti aperto un fascicolo, più un atto dovuto necessario per compiere alcuni accertamenti. Una prima risposta potrebbe giungere a breve dall’esito dell’autopsia, fissata oggi all’obitorio dell’ospedale Garibaldi di Catania.

La vittima, che stava scontando una condanna ad otto anni, era affetto da narcolessia, una patologia che unita al sovrappeso e all’ipertensione aveva ricadute anche sul sistema cardiaco. La vittima che aveva già subito tre ricoveri, uno nel 2012 e due nel 2013, era stata dotata da circa un anno di un ventilatore polmonare che lo aiutava a respirare meglio. Sulla sua incompatibilità con la detenzione carceraria recentemente si era espresso favorevolmente il dirigente sanitario della struttura. Il 30 aprile era stata fissata davanti al Tribunale di sorveglianza l’udienza per tramutare la detenzione in carcere in arresti domiciliari.

Smentisce con forza le notizie trapelate sulla stampa in merito all’ossigenoterapia, cui sarebbe stato sottoposto il detenuto, il direttore del penitenziario Aldo Tiralongo. “Mi dispiace che si voglia speculare – dichiara Tiralongo – su un fatto che ci rattrista molto e che rappresenta comunque una sconfitta per lo Stato. Si tratta di una disgrazia per la quale non ci sono responsabilità. La vittima era monitorata al meglio”.

L’Icatt, istituto a custodia attenuata per il trattamento dei tossicodipendenti, è uno dei fiori all’occhiello tra le strutture penitenziarie. Numerosi i progetti promossi annualmente all’interno della struttura giarrese per accompagnare i detenuti nel percorso di riabilitazione.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI