Finalmente zero gol subiti, se non è un miracolo, poco ci manca. L’ottima prestazione della difesa rosanero è principalmente merito di Devis Mangia, ma in particolar modo di due pedine: la prima prende il nome di Alexandros Tzorvas, puro felino che ha parato tutto; la seconda si chiama Matias Silvestre, colonna di quantità e qualità. Ovviamente note di merito anche per Migliaccio, Pisano e Balzaretti, che oltre alla fase offensiva stanno principalmente curando la fase difensiva. “Non prendere gol è stata la cosa più positiva – ha detto il tecnico intervenuto in diretta stamani su Radio Radio -, stava diventando un fardello prendere reti. Sono contento della nostra fase difensiva, ieri siamo stati squadra, e questa è la cosa più importante. Contro la Lazio, ieri, abbiamo fatto la partita giusta considerando che siamo alla terza partita in una settimana e le caratteristiche dei giocatori della Lazio. Anche in questo la quadra mi ha dato segnali di crescita: se mettiamo mattoncino su mattoncino, poi vedremo… Tra un mese questo tipo di partite la squadra riuscirà a gestirle meglio dal punto di vista della costruzione: dovremo lavorare di più sul campo, cosa che fino ad ora non abbiamo potuto fare”.
Domenica il campionato mette di fronte due icone del vecchio Varese: Mangia vs Sannino. “Sarà durissima. Tra noi c’è un buon rapporto, probabile che ci sentiremo in settimana – dice Mangia – di certo ci vedremo domenica… Con il mister ci siamo trovati a Varese lo scorso anno, ma già ci conoscevamo sui campi di C”. Chiosa finale di Mangia: “Se però c’è una persona che mi ha aiutato nel mondo del calcio, questa è stata il direttore Sogliano. Ha creduto in me e magari ha anche indovinato…”. Intanto i quotidiani sportivi nazionali iniziano ad accorgersi del Palermo: la Gazzetta, il Corriere e Tuttosport hanno dispensato ottimi voti per tutti i rosanero in campo. 7 per Tzorvas, 6,5 per Silvestre, e finalmente sufficienza piena anche per Josip Ilicic, ieri quasi rinato grazie ad alcune giocate e ad una conclusione che per poco non beffava Marchetti.
