Musotto contro la nomina di Di Betta: | "Non tiene conto della base del partito" - Live Sicilia

Musotto contro la nomina di Di Betta: | “Non tiene conto della base del partito”

Il capogruppo Mpa: "Metodo inaccettabile"
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“Dissenso” per il metodo della scelta del nuovo assessore regionale al territorio viene espresso dal capogruppo all’Ars dell’Mpa Francesco Musotto. Un intervento “a sorpresa”, in fondo, visto che la critica alla nomina di Di Betta è giunta da uno dei più influenti esponenti del partito del governatore.
“Non è un fatto personale – precisa però Musotto – nulla contro la persona, ma non possiamo condividere questo metodo.  Le decisioni non concertate con la base del partito e incomprensibili da un punto di vista politico  -aggiunge – allontanano i militanti
dal partito stesso. Questo metodo di nomina, nei confronti del quale avevo già manifestato il mio aperto dissenso direttamente al
Presidente Lombardo,  si scontra con gli sforzi quotidiani che ciascuno di noi opera sul territorio per creare consenso e nuovi adepti”.

Una posizione personale, quella di Musotto, come lo stesso deputato vuole precisare. Ma che giunge ovviamente non dall’ultimo arrivato nella politica siciliana e nel partito autonomista: “Parlo da uomo libero, da siciliano, e soprattutto da convinto militante dell’Mpa – spiega Musotto – e non già in qualità di capogruppo del Movimento per le Autonomie all’ARS. Parlo altresì a nome di tanti militanti del partito della provincia di Palermo e non solo. Abbiamo sposato la causa autonomista  con convinzione ed entusiasmo
e da tempo condividiamo il progetto di rinnovamento e cambiamento della Regione Siciliana condotto dal governo presieduto da Raffele Lombardo. Questo atteggiamento – prosegue Musotto – mortifica altresì tanta parte di dirigenti, giovani e militanti esclusi da qualunque valutazione, nonostante abbiano condotto numerose battaglie accanto a Lombardo ed abbiano mostrato capacità progettuale”.

Insomma, Musotto vuole esterare il proprio “rammarico dunque per una scelta operata senza la benchè minima consultazione, in un momento politicamente tanto delicato, a livello nazionale e regionale, che prelude – conclude – ad uno sforzo elettorale per  le prossime amministrative”.


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